Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVI - Numero 9/2008 - SETTEMBRE 2008
Leasing
Continua il buon momento del leasing di contenitori
Anche se si è ancora parlato di recessione, finora il
2008 è stata una buona annata per il settore del leasing di
contenitori in tutto il mondo.
La domanda per l'equipaggiamento noleggiato è stata
sostenuta e questo ha fatto sì che molte società
effettuassero ordinazioni relative a contenitori nuovi.
Quindi, la crescita della flotta noleggiata, che era stata
relativamente fiacca nel 2005/06, si è in gran parte ripresa,
tanto che ci si aspetta un'espansione dell'8% per l'annata completa.
Se tale ripresa dovesse davvero verificarsi in questi termini,
le scorte del settore del noleggio farebbero registrare un
incremento di circa 845.000 TEU (al netto delle esigenze di
sostituzione).
La flotta operativa aveva già raggiunto gli 11,2 milioni
di TEU a giugno del 2008, con la consegna di 900.000 TEU nel corso
dei primi sei mesi di quest'anno.
In confronto, le società di noleggio hanno ricevuto in
consegna solo 600.000 TEU nel corso dello stesso periodo del 2007,
anche se la domanda si stava rafforzando.
Una buona prestazione nella seconda metà dell'anno,
tuttavia, ha significato che per l'intera annata i noleggiatori
hanno acquisito un numero record di unità pari a 1,5 milioni
di TEU.
Un volume simile viene adesso previsto per il 2008, per quanto
l'attuale scenario dei prezzi dei box, che risultano molto alti,
potrebbe limitare l'appetito di investimenti in corso.
Malgrado i noleggiatori abbiano acquistato più
equipaggiamento negli ultimi due anni, i ridotti livelli di
acquisizioni fra il 2004 ed il 2007 hanno indotto alla perdita di
quote di mercato da parte del settore.
Essa, infatti, è diminuita dal 46% circa (in termini di
TEU) nel 2004 al quasi 40% di oggi.
Si tratta del suo livello più basso dagli anni '70 in
poi, quando il settore del leasing di box era allo stato infantile.
Inoltre, vi sono pochi segnali secondo cui tale situazione si
appresti a cambiare.
Persino le più positive prestazioni di acquisto per le
società di leasing nel 2008, ad esempio, suggeriscono come
sia improbabile che il settore acquisti più del 40% della
produzione attesa.
Nel migliore dei casi, pertanto, le società di noleggio
potranno solo conservare il loro status quo.
Ciononostante, le società di leasing vengono nuovamente
corteggiate dai vettori marittimi, dal momento che la maggior parte
di questi ultimi recentemente ha limitato il proprio acquisto
diretto di contenitori.
L'aumento degli oneri di rifornimento, un tasso di cambio
sfavorevole con il dollaro USA ed una inflazione più elevata
hanno compromesso la loro capacità di acquistare
equipaggiamento.
Inoltre, molti vettori marittimi sono stati ulteriormente
scoraggiati dall'acquistare contenitori dalla rapida crescita a
spirale dei costi.
I prezzi dei contenitori nuovi per carichi secchi sono cresciuti
notevolmente negli ultimi mesi sulla scorta di un repentino balzo
del costo dell'acciaio e delle altre materie prime.
Ultimamente, anche il costo del lavoro in Cina è salito,
oltrepassando il suo precedente picco del 2005.
Attualmente, il prezzo franco fabbrica di un contenitore da 20
piedi è di 2.500 dollari USA con consegna nel terzo
trimestre.
Nel contempo, i vettori marittimi stanno ancora digerendo le
proprie enormi consegne ricevute negli ultimi 12 mesi, anche se in
tutto il mondo non è che ci sia poi tutto quell'eccesso di
equipaggiamento per carichi secchi.
Né si è verificato alcun rallentamento delle
ordinazioni di nuove portacontainer, malgrado i drastici aumenti dei
prezzi relativi ai contratti: al momento sono stati prenotati oltre
5,5 milioni di TEU di slot da qui al 2012.
Ciò fa seguito alla consegna di quasi 2,8 milioni di TEU
di slot su portacontenitori nel 2006/07, che ha ingenerato una
richiesta complessiva di altri 5,5 milioni di TEU di contenitori (al
netto delle esigenze di sostituzione).
Poiché ci si aspetta che vengano immessi in servizio
altri 1,5 milioni di TEU di nuovi slot nel 2008, dato che il mercato
dovrebbe tenere ancora bene, saranno necessari ulteriori 3 milioni
di TEU in più.
Oltre a questa crescita in corso nell'armata delle
portacontainer, le esigenze di sostituzione dei contenitori sono in
aumento, dato che nel 2008 dovrebbero essere ritirati
complessivamente 1,4 milioni di TEU.
Saranno rivenduti oltre 600.000 TEU provenienti dalla flotta a
noleggio.
Di conseguenza, gli operatori di linea guardano al settore del
noleggio per provvedere alla bisogna.
Tuttavia, molti noleggiatori hanno le loro riserve al riguardo,
dato che i contenitori acquistati nel momento in cui i prezzi sono
alti di conseguenza presentano un deprezzamento esagerato quando i
costi delle nuove costruzioni (e del valore residuo) calano.
Una situazione simile si era verificata all'inizio ed alla metà
degli anni '90 e questo aveva finito per gravare molti noleggiatori
di equipaggiamento dal prezzo eccessivo rispetto a quello effettivo,
parte del quale aveva dovuto essere venduto in perdita.
Poiché i contenitori di norma vengono tenuti in servizio
per ben oltre un decennio, possono occorrere molti anni per
"ripulire" il sistema da questo problema, che ha un
impatto di lunga durata dopo l'acquisto originario.
L'attuale situazione potrebbe peraltro dimostrarsi diversa dal
passato, dal momento che non ci si aspetta che i prezzi delle
derrate ed i costi di produzione calino nell'immediato.
Infatti, essa potrebbe inaugurare una nuova era consistente in
una durata maggiore degli alti prezzi dei contenitori finiti.
Il costo maggiorato dell'acciaio (oltre 900 dollari USA a
tonnellata per il Corten) è in funzione della domanda assai
sostenuta e del suo crescente consumo in Cina ed India, con pochi
segnali che questa tendenza debba subire cambiamenti.
Ciononostante, molti noleggiatori sono inquieti per il fatto che
le tariffe giornaliere sono riuscite appena a tenere il passo degli
ultimi aumenti dei costi delle nuove costruzioni.
Ciò sta sottoponendo a pressioni i proventi
sull'investimento di cassa iniziale, che attualmente ammontano
all'11,5% per l'equipaggiamento standard per carichi secchi: il
punto più basso per il settore.
Gli attuali proventi sull'investimento di cassa iniziale
equivalgono a 0,80 dollari USA al giorno per un 20 piedi prezzato a
2.500 dollari USA e costituiscono un ribasso di oltre il 20%
rispetto al corrispondente tasso conseguito nel 2005.
L'ultima diminuzione dei proventi sull'investimento di cassa
iniziale rappresenta il culmine di una tendenza a molto lungo
termine, che risale ad oltre 20 anni, quando le rendite si erano più
che dimezzate.
Tabella 1: Tariffa di leasing
giornaliera annualizzata a lungo termine* per container standard
di nuova costruzione da 20 piedi (in dollari USA)
Tariffa di noleggio
Costo di nuova costruzione
Ritorno di cassa (%)
2004
0,8
1.850
15,8
2005
0,85
2.100
14,8
2006
0,65
1.850
12,8
2007
0,65
1.950
12,2
2008**
0,75
2.400
11,4
Note: * = durata quinquennale ** =
previsioni al terzo trimestre
Fonte: Analisi di mercato di
Containerisation International
Ciò è stato controbilanciato dalle sempre maggiori
dimensioni del settore del noleggio, dalle sue sinergie funzionanti
sempre meglio e dall'accesso a finanziamenti meno onerosi
(unitamente ai bassi e calanti tassi di interesse).
Tuttavia, molti noleggiatori non riescono a ravvisare come si
possano realizzare ulteriori risparmi senza vendere sottocosto, ed
aggiungono che la situazione è stata resa peggiore
dall'ultimo accesso di inflazione dei prezzi e dall'accresciuta
incapacità degli acquirenti di assicurarsi una qualsiasi
garanzia da parte dei costruttori di box sulla produzione prenotata
anticipatamente.
Inoltre, lo scorso anno si è assistito all'ingresso di
diverse nuove entrate nel mercato, tra le quali le più
intraprendneti si sono dimostrate la Beacon Intermodal Leasing e la
DFII (Dong Fang International Investment).
Sebbene i ritorni da tariffe di noleggio restino bassi, le
prestazioni del settore del leasing che ne sono alla base rimangono
relativamente buone.
I proventi complessivi da noleggio sono aumentati sino ad una
cifra stimata di 3 miliardi di dollari nel 2007, con poco o nessun
incremento dei costi di gestione per la maggior parte delle ditte.
La chiave per questo successo è stato l'elevato livello
di utilizzazione, che è rimasto oltre il 90%.
Tabella 2: Appartenenza della flotta
containerizzata mondiale 2005-2008 (in migliaia di TEU)
Fine 2005
Fine 2006
Fine 2007
Fine 2008*
Noleggiatori
9.380
9.850
10.680
11.525
Operatori**
12.035
13.485
15.555
17.160
Totale globale
21.415
23.335
26.235
28.685
Noleggiatori (quota %)
43,8
42,2
40,7
40,2
Operatori** (quota %)
56,2
57,8
59,3
59,8
Note: * = previsioni al quarto
trimestre ** = appartenenti a/finanziati da vettori marittimi
ed altri operatori di trasporto
Fonte: Analisi di mercato di
Containerisation International
Anche nel caso di una svalutazione nel mercato attuale si vedrà
rinoleggiare un contenitore da 20 piedi di cinque anni o più
per una cifra che potrà arrivare sino a 0,50-0,60 dollari
USA/giorno, il che spesso giunge ad eguagliare il suo prezzo
originario e normalmente si applica per un altro periodo minimo di
altri tre anni.
Questa combinazione di elevata utilizzazione e buone tariffe di
rinnovo hanno ulteriormente contribuito a sovvenzionare il costo
inerente al noleggio di contenitori nuovi e pertanto ha svolto la
sua parte nel guidare verso il basso i proventi sull'investimento di
cassa iniziale.
Malgrado ciò, c'è un pericolo insito in tale
situazione, dal momento che il settore del leasing è adesso
più dipendente che mai dalla conservazione di tassi di
utilizzazione assai sostenuti.
Questo dipende dal fatto che il calo dei proventi e l'aumento
dei costi di gestione che accompagneranno ogni futura diminuzione
andrà probabilmente a produrre conseguenze sui risultati
finanziari in modo di gran lunga maggiore rispetto al passato.
La crescente tendenza dei locatari ad optare per leasing a lungo
termine esteso ha prodotto conseguenze sul settore dei leasing a
breve termine o master, che rappresentava la tradizionale valvola di
sfogo dei contenitori a noleggio restituiti.
Questi ultimi da tempo sono in declino ed ora rappresentano poco
più di un quinto dell'intera flotta noleggiata.
Adesso è assai poca la differenza fra molti dei
contenitori più vecchi relativi ad accordi di leasing master
e quelli in leasing a lungo termine esteso, sebbene i primi
prevedano una maggiorazione a copertura dei costi di gestione fissi.
Tuttavia, la tariffa di accordo leasing master annualizzata è
diminuita sino a quasi 0,80 dollari USA al giorno, che è
notevolmente inferiore rispetto ai propri livelli di 5-10 anni fa.
La maggior parte di tutti i rimanenti equipaggiamenti in leasing
master è costituita da unità standard per carichi
secchi, seguita dai refrigerati.
Tuttavia, lo high-cube da 40 piedi sta guadagnando terreno,
principalmente perché esso ora costituisce più del 45%
di tutti i TEU standard ed il 90% dei TEU reefer in servizio.
Ciò che sorprende è che la domanda dei contenitori
da 20 piedi si è rafforzata negli ultimi anni e quindi essi
rappresentano oltre il 40% di tutte le acquisizioni effettuate nel
2007.
La detenzione di contenitori speciali da parte dei noleggiatori
resta di piccole dimensioni, dato che anche la flotta dei
refrigerati costituisce meno del 5% di tutti i TEU noleggiati
(appena il 15% in termini di valore dei beni).
Ciononostante, negli ultimi mesi si è assistito a
progressi in questo settore, dal momento che la Textainer, la CAI
International e la Beacon hanno tutte quante iniziato a noleggiare
unità refrigerate high-cube da 40 piedi.
Nel contempo, la TAL International è rientrata nel
settore delle cisterne da 20 piedi e la Capital Intermodal ha
rafforzato la propria posizione rispetto all'equipaggiamento
refrigerato, cisterna e pallet-wide.
Malgrado ciò, le acquisizioni complessive da parte del
settore del leasing di unità speciali ancora impallidisce nei
confronti del suo di gran lunga maggiore investimento in box
standard, che ammontano a più di 1,3 milioni di TEU nel 2008.
La ripresa delle acquisizioni containerizzate ha fatto aumentare
la necessità di finanziamenti competitivi, tanto è
vero che molti noleggiatori sono alla ricerca di iniziative di
finanziamento meno onerose e più sostenibili.
Si tratta della naturale conseguenza dello scenario degli
investimenti caratterizzato dallo scricchiolio del credito, che ha
sospinto verso l'alto i costi dei prestiti e ha impedito
l'utilizzazione di schemi quali i programmi di finanziamento a basso
costo supportati da beni.
Anche la disponibilità di capitali di investitori
privati, del tipo KG, è diminuita lo scorso anno.
La sua riduzione è in parte dovuta all'abolizione delle
generose agevolazioni fiscali da parte del governo tedesco, per
quanto il recente calo dei proventi da noleggio di box abbia
anch'esso contribuito.
Di conseguenza, molti noleggiatori fanno sempre più
affidamento sul credito bancario, anche se altri stanno cercando di
sfruttare il mercato azionario pubblico e/o valutando la quotazione
in borsa.
La Textainer e la CAI International hanno optato per
quest'ultima soluzione, tanto è vero che entrambe hanno
intrapreso iniziative al riguardo nel 2007.
Al contrario, la Interpool e la Cronos Group hanno ritirato la
quotazione in borsa e sono passate alla proprietà privata lo
scorso anno.
Nel caso della Interpool, il suo stock non ancora rilevato è
stato acquisito da affiliate alla FIG (Fortress Investment Group),
un grande gestore statunitense di fondi azionari, e di conseguenza
fuso con la Carlisle Leasing (la principale ditta mondiale di
noleggio di unità reefer) a novembre del 2007 per costituire
una nuova impresa: la Seacastle Container Leasing.
Tabella 4: Principali noleggiatori di
contenitori per flotte operative
Dimensioni della flotta alla fine del 2007
Acquisizioni 2007
Textainer Group
2.040
140
Capital Lease*
-
40
Florens Group
1.510
340
Triton Container Intl
1.430
115
TAL International
990
125
Seacastle Cont Leasing**
990
135
GESeaCo
945
110
CAI International
750
120
UES International
475
55
Cronos Container
440
75
Gold Container
440
90
XINES Ltd
175
55
Amficon Leasing
140
18
Waterfront Leasing
80
-
CARU
75
20
Blue Sky Intermodal
75
20
Capital Intermodal***
20
20
Altri
840
242
Totale complessivo
11.415
1.720
Totale - leasing operativo
10.680
1.500
Note: * = la Textainer ha acquisito il
controllo di gestione della flotta della Capital Lease a luglio
del 2007 ** = costituita in seguito alla fusione fra Interpool
e Carlisle Leasing a novembre del 2007 *** = in precedenza
consociata della Capital Lease
Fonte: Analisi di mercato di
Containerisation International
Per altri aspetti, la UES (Unit Equipment Services AG) e la GVC
(Grand View Container Leasing) di recente si sono unite a formare la
UES International (Hong Kong), mentre la Seacastle ha acquisito il
gruppo di unità reefer (costituito da 3.500 TEU) della Magnum
Lease con sede a Hong Kong.
Fra i nuovi entranti, la Beacon, che appartiene alla BTMU
Capital di Boston, negli Stati Uniti, una consociata della Bank of
Tokyo-Mitsubishi UFJ, si è rapidamente ampliata.
Pienamente supportata dai competitivi finanziamenti della
propria società-madre, ha potuto immettere in servizio
operativo 50.000 TEU nei primi cinque mesi del 2008.
Entro la fine di quest'anno, è probabile che la sua
scorta possa ammontare a 120.000 TEU.
Un altro ingresso nel settore relativamente nuovo è
rappresentato dalla DFII, che da lungo tempo è consociata alla CSG (China Shipping Group), ma
che è stata fatta entrare nel settore del noleggio di box a
terzi per la prima volta lo scorso anno.
La società ha la propria sede a Hong Kong e dispone di
una flotta di approssimativamente 300.000 TEU, gran parte di quali
sono in leasing a lungo termine esteso con la China Shipping
Container Lines.
La Capital Intermodal non è una principiante del ramo,
essendo stata costituita quale consociata specializzata della
propria originaria società-madre, la Capital Lease, più
di cinque anni fa.
Tuttavia, a seguito del rilevamento della flotta della Capital
Lease da parte della Textainer a luglio del 2007, la prima ditta era
in realtà scomparsa, lasciando alla Capital Intermodal il
compito di portare il marchio di denominazione.
Essa si è poi espansa attivamente, tanto che a giugno del
2008 il suo equipaggiamento complessivamente ammontava a 45.000 TEU.
In ogni caso, i volumi di leasing regnano ancora supremi, dato
che le prime sei ditte controllano ciascuna almeno un milione di TEU
o quasi.
La Textainer ha rotto gli argini nel 2007, quando divenne il
primo noleggiatore a superare i due milioni di TEU.
Negli altri casi, la Florens (numero due in classifica),
controllava approssimativamente 1,7 milioni di TEU alla metà
del 2007, due terzi dei quali noleggiati a clienti internazionali,
mentre il resto lo era alla sua società-madre, la Cosco
Group, mentre la flotta della Triton era cresciuta sino a circa 1,5
milioni di TEU.
Anche la TAL sta acquistando nuovi box; la sua flotta adesso
assomma ad oltre 1,15 milioni di TEU, se si comprendono nel calcolo
le distinte operazioni di leasing finanziario del gruppo.
Anche la Seacastle afferma di possedere una flotta di circa 1
milione di TEU e la sua grossa componente di reefer contribuisce a
migliorare la sua posizione in termini di valore dei beni.
Tuttavia, essa è ancora superata in classifica in termini
di valore dalla Textainer e dalla GESeaCo; quest'ultima controlla
circa 950.000 TEU e dispone della gamma più varia di
equipaggiamento specializzato.
Subito dopo, in classifica, è attestato un certo numero
di contendenti egualmente ambiziosi ed espansionisti; fra loro, vi
sono la CAI, la UES, la Gold, la Cronos e la XINES.
Tabella 5: Flotta in leasing operativo
suddivisa per tipo (in migliaia di TEU)
Tipo
Dimensioni della flotta alla fine del 2007
Acquisizioni 2007
Standard per carichi secchi
5.310
720
High-cube per carichi secchi
4.230
613
Speciali per carichi secchi*
312
34
Refrigerati
432
76
Cisterne
111
10
Regionali**
285
47
Totale - leasing operativo
10.680
1.500
Note: * = comprende open-top,
flatrack, pallet-wide cellulari, ventilati, rinfusiere ** =
comprende pallet-wide non cellulari, casse mobili ed interni USA
Fonte: Analisi di mercato di
Containerisation International
Anche se la flotta della CAI ammontava a 780.000 TEU alla metà
del 2008, si prevede che ulteriori 100.000 TEU di nuovo
equipaggiamento debbano entrare in servizio per la fine dell'anno.
La società ha altresì recentemente acquisito la
flotta di pallet-wide e casse mobili dell'affermato noleggiatore
svedese Consent Equipment.
Negli altri casi, il gruppo di unità della UES,
recentemente derivata da una fusione, aveva oltrepassato il limite
del mezzo milione di TEU a metà dell'anno, mentre la sua
intenzione è quella di acquisire sino a 60.000 TEU
nell'ultima parte di quest'anno.
Anche la Gold sta rapidamente raggiungendo il limite dei 500.000
TEU, mentre la Cronos è ancora appena al di sotto dello
stesso e la flotta della XINES ammonta a 155.000 TEU.
Quest'ultima ha appena venduto un terzo delle sue unità,
nel contesto di un preliminare di contratto, ma sta rapidamente
ripianando tale perdita mediante l'impegno a comprare almeno 60.000
TEU quest'anno.
Anche la Cronos sta programmando un altro grosso investimento,
avendo destinato 250 milioni di dollari USA alle acquisizioni di
equipaggiamento.
Garn parte di questo capitale sarà assegnato
all'acquisizione di unità speciali.
Maggiori notizie al riguardo saranno disponibili a settembre,
quando Containerisation International, nell'ambito della
propria analisi di mercato, pubblicherà "Il mercato
2008 del leasing di contenitori", la sua esauriente rivista
statistica ed analisi annuale sul settore globale del leasing di
contenitori. (da: Containerisation International, agosto 2008,
pagg. 37-39)
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