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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIII - Numero 15 LUGLIO 2015
PROGRESSO E TECNOLOGIA
CARBURANTI ALTERNATIVI PER IL TRASPORTO MARITTIMO
La flotta mercantile mondiale è passata gradualmente
dalla vela ad una flotta completamente a motore grosso modo dal 1870
al 1940.
I vapori che bruciavano carbone hanno dominato la scena sino al
1920 e da allora il carbone è stata gradualmente sostituito
dai gasoli marittimi, a causa del passaggio ai motori diesel ed alle
caldaie a gasolio.
Il passaggio dal vento al carbone era stato indotto dagli
sviluppi dei motori a vapore ed aveva offerto l'opportunità
di tempi di viaggio maggiormente affidabili, in larga misura
indipendenti dalle condizioni del tempo e dalle direzioni dei venti
prevalenti.
Il successivo passaggio, dal carbone al gasolio, è stato
indotto dall'incremento dell'efficienza, dall'agevolazione delle
movimentazioni e da operazioni più pulite.
I principali fattori che potrebbero portare all'avvento dei
carburanti alternativi in futuro possono essere classificati in due
vaste categorie:
disposizioni normative e preoccupazioni ambientali;
disponibilità dei carburanti fossili, costi e sicurezza
energetica.
Le imminenti disposizioni normative per la riduzione del
contenuto di zolfo nei carburanti farà aumentare il costo del
carburante.
Questo effetto sarà più pronunciato dopo il 2020
(o il 2025 a seconda di quando entreranno in vigore le nuove regole)
quando il contenuto di zolfo a
livello globale sarà dello 0,5% (ovvero 5.000 ppm) che è
più basso del livello attualmente previsto per le Aree di
Controllo delle Emissioni.
L'introduzione di sistemi per gas esausti dopo trattamento,
quali le torri di lavaggio per SOx ed i catalizzatori basati su urea
per la riduzione degli NOx, può aggiungere importi
significativi al costo di una nave.
Questi sistemi esigono spazi e sono costosi, potendo inoltre
incrementare il consumo di carburante del 2-3%.
D'altro canto, essi consentono l'uso di carburanti più
economici, quelli ad elevato contenuto di zolfo.
L'introduzione di nuovi carburanti privi di contenuto solforoso
potrebbe essere una soluzione fattibile per questo problema, una
volta fatto sì che questi carburanti e la tecnologia
necessaria siano offerti a livelli di prezzo competitivi.
Si stima che il consumo di carburante nelle ECAs (aree di
controllo delle emissioni) sia di approssimativamente 30-50 milioni
di tonnellate all'anno ed è destinato ad incrementarsi se
altre zone verranno comprese nelle ECAs in futuro.
Questi dati sono importanti per valutare il potenziale di
ciascuno dei carburanti alternativi presentato nel rapporto per la
sostituzione dei carburanti basati sul gasolio.
Visione d'insieme delle potenziali alternative
Nel giro dei prossimi quattro decenni, è probabile che il
mix energetico sarà caratterizzato da un elevato grado di
diversificazione.
Il gas naturale liquido ha il potenziale per diventare il
carburante scelto da tutti i segmenti del trasporto marittimo, una
volta messe in opera le infrastrutture, mentre anche i biocarburanti
liquidi potrebbero gradualmente sostituire i carburanti basati sul
gasolio.
L'elettricità dalla rete sarà probabilmente
utilizzata sempre di più allo scopo di ricaricare le batterie
per le operazioni navali in porto, ma anche per la propulsione di
navi relativamente piccole.
Anche l'elettricità rinnovabile potrebbe essere
utilizzata per produrre idrogeno, che a sua volta può essere
usato per alimentare le celle a combustibile, assicurando così
la propulsione ausiliaria o principale.
Se venisse richiesta una drastica riduzione delle emissioni di
gas serra e non fossero prontamente disponibili carburanti
alternativi appropriati, i sistemi per la cattura di carbonio
potrebbero assicurare una soluzione radicale per una sostanziale
riduzione del CO2.
L'energia rinnovabile, ad esempio quella solare e quella eolica,
anche se può presentare qualche potenziale per mitigare le
emissioni di carbonio, non è vista come un'alternativa
fattibile per il trasporto marittimo mercantile.
Certamente le navi equipaggiate con vele, aquiloni o pannelli
solari possono essere in grado di integrare gli attuali sistemi di
generazione energetica, ma la relativa inaffidabilità di
queste fonti energetiche le rendono appropriate solo per casi
speciali in cui prevalgono condizioni meteorologiche favorevoli.
Elettrificazione delle navi e rinnovabili
I recenti sviluppi dell'elettrificazione delle navi presentano
notevoli promesse in ordine ad un uso più efficiente
dell'energia.
La produzione di energia rinnovabile può essere sfruttata
per produrre elettricità al fine di dare energia alle navi
ormeggiate, consentendo l'alimentazione da terra e caricando le
batterie di navi completamente elettrificate od ibride.
Il potenziamento del ruolo dell'elettricità sulle navi
contribuirà al miglioramento della gestione energetica
dell'efficienza del carburante sulle navi più grandi.
Ad esempio, il passaggio dall'alimentazione elettrica di bordo a
quella della rete a terra consentirebbe ai motori di funzionare a
velocità variabili, contribuendo a ridurre le perdite di
energia.
Fra gli altri vantaggi ci sono la riduzione dell'esubero di
energia, del rumore e delle vibrazioni, cosa particolarmente
significativa per i passeggeri dei traghetti.
Gli strumenti di stoccaggio dell'energia sono decisivi per l'uso
dell'elettricità nella propulsione navale, mentre sono
importanti anche per l'ottimizzazione dell'uso dell'energia a bordo
nelle navi ibride.
Sono disponibili attualmente diverse tecnologie di stoccaggio
dell'energia.
I sistemi di propulsione alimentati a batteria sono i più
popolari e vengono già realizzati per le navi più
piccole.
Per quelle più grandi, i produttori di motori si stanno
concentrando su soluzioni di batterie ibride.
Si deve far fronte alle problematiche correlate all'incolumità
personale, alla disponibilità dei materiali usati ed alla
durata allo scopo di far sì che le navi mosse a batterie
siano competitive rispetto a quelle convenzionali, ma la tecnologia
sta avanzando a passi rapidi.
Altre tecnologie relative allo stoccaggio di energia che
potrebbero trovare applicazione nel trasporto marittimo sono i
volani, i supercondensatori ed i congegni termici di stoccaggio
energetico.
L'elettrificazione ha ingenerato forti interessi, in particolare
per i tipi di nave con frequenti variazioni di carico.
Ci si dovrebbe aspettare nei prossimi anni una significativa
crescita delle navi ibride, come i rimorchiatori portuali, le navi
di servizio d'altura ed i traghetti passeggeri.
La strada da seguire
L'introduzione di qualsiasi fonte energetica alternativa avverrà
inizialmente ad un ritmo molto basso dal momento che man mano che le
tecnologie maturano le necessarie infrastrutture diventano
disponibili.
Inoltre, l'introduzione di ogni nuovo carburante con tutta
probabilità avverrà in primo luogo nelle zone in cui
la fornitura di carburante sarà assicurata a lungo termine.
A causa dell'incertezza riguardo allo sviluppo di infrastrutture
appropriate, i vettori spinti da nuove forme di energia saranno in
prima istanza utilizzati sulle navi più piccole adibite al
cabotaggio, mentre ci si aspetta che i piccoli traghetti siano fra i
primi utilizzatori.
Man mano che le tecnologie maturano e le infrastrutture iniziano
a svilupparsi, ogni nuovo carburante può essere utilizzato
sulle navi più grandi.
L'adozione del gas naturale liquido sarà motivata dagli
sviluppi dei prezzi del carburante, dalla tecnologia, dalla
regolamentazione, dall'aumento della disponibilità del gas e
dallo sviluppo di infrastrutture appropriate.
L'introduzione di batterie nelle navi al fine di assistere la
domanda di alimentazione per la propulsione ed ausiliaria è
anche una promettente fonte di energia a basso contenuto di
carbonio.
I tipi di nave coinvolti in frequenti operazioni transitorie
(come la manovra frequente, il posizionamento dinamico eccetera)
possono trarre i maggiori vantaggi dall'introduzione di batterie
mediante una configurazione ibrida.
Inoltre, gli strumenti per lo stoccaggio di energia possono
essere utilizzati in combinazione con i sistemi di recupero del
calore residuo per ottimizzare l'uso dell'energia a bordo.
L'alimentazione da terra potrebbe diventare una procedura
standard in molti porti di tutto il mondo.
È assai probabile che in futuro ci sia un mix di
carburanti più vario in cui il gas naturale liquido, i
biocarburanti, l'elettricità rinnovabile e forse l'idrogeno
svolgeranno tutti quanti un ruolo importante.
L'elettrificazione e lo stoccaggio dell'energia consentono
l'utilizzazione di una gamma più ampia di fonti energetiche.
L'energia rinnovabile come il vento ed il sole può essere
prodotta e stoccata per l'uso sulle navi sia in batterie sia come
idrogeno.
Oltre alle regole dell'IMO ed agli standard dell'ISO, è
necessario lo sviluppo di regole e prassi raccomandate appropriate
al fine di implementare in modo sicuro ognuna di queste tecnologie
in futuro.
Al fine di conseguire tale obiettivo, sarà decisivo il
ruolo delle Società di Classe.
È probabile che l'adozione di nuove tecnologie
rappresenti una situazione scomoda per gli armatori.
Al fine di far sì che le tecnologie funzionino come
previsto, è anche probabile che sia usata in modo più
diffuso la qualificazione tecnologica da parte di terzi neutrali
come le società di classificazione.
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