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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVI - Numero 31 DICEMBBRE 2018
INDUSTRIA
IL SETTORE DEL TRASPORTO MARITTIMO CONTAINERIZZATO CHIEDE
UN'ESTENSIONE QUINQUENNALE DEL REGOLAMENTO SULL'ESENZIONE PER
CATEGORIA
I gruppi del settore del trasporto marittimo di linea di
contenitori il 20 dicembre hanno chiesto alla Commissione Europea di
rinnovare per altri cinque anni il regolamento sull'esenzione per
categoria che riguarda i servizi di trasporto marittimo.
L'attuale esenzione, che consente ai vettori di operare come
consorzi nei traffici al servizio dell'Unione Europea e che è
stata introdotta quando la Commissione Europea aveva vietato il
sistema delle conferenze marittime, scadrà il 25 aprile 2020.
All'inizio di quest'anno, un rapporto del Forum Internazionale
dei Trasporti finanziato dall'OCSE ha concluso che il consolidamento
delle alleanze in tre gruppi principali aveva ridotto la scelta del
caricatore e il livello di servizio, mentre i fornitori dei vettori
- quali i porti, gli operatori di feeder e gli autotrasportatori -
sono stati resi vulnerabili rispetto al maggiore potere d'acquisto
delle alleanze.
Tuttavia, nel corso di una presentazione congiunta del 20
dicembre alla Commissione Europea, il WSC (World Shipping Council),
la ICS (International Chamber of Shipping, la ECSA (European
Community Shipowners' Association) e l'ASA (Asian Shipowners'
Association) hanno sostenuto che l'esenzione per categoria ha reso
il settore più stabile e hanno sottolineato il fatto che le
tariffe di nolo sono diminuite considerevolmente durante la sua
vigenza.
Martin Dorsman, segretario generale dell'ECSA, ha dichiarato:
"Negli ultimi cinque anni è cambiato molto nel nostro
settore, ma il fatto è che esiste ancora una forte
concorrenza tra i vettori.
Gli accordi puramente operativi contemplati dal BER (regolamento
di esenzione per categoria) promuovono la concorrenza riducendo le
barriere all'ingresso e consentendo ai vettori di competere su più
rotte".
Un punto chiave per i critici del regolamento è che,
quando esso è stato rinnovato l'ultima volta nel 2014, la
Commissione Europea aveva adeguato i suoi criteri sulla quota di
mercato, giudicando che ogni singolo consorzio non avrebbe dovuto
avere più del 30% della quota di mercato in ogni dato
traffico, che si è sempre più concentrato con il
consolidamento delle alleanze di trasporto marittimo a lungo raggio
in tre gruppi principali.
Nella presentazione di 85 pagine alla Commissione Europea si
sostiene che mentre l'attenzione si è generalmente
concentrata sulle tre alleanze est-ovest che dominano i traffici
Asia-Europa e transatlantico, il campo di applicazione del
regolamento di esenzione per categoria riguarda molto di più.
"Le alleanze, che esistono da oltre due decenni, sono
ancora ampiamente superate dal numero di servizi non appartenenti ad
alleanze negli scambi internazionali dell'Unione Europea: si stima
che vi siano in atto 61 accordi di condivisione di navi al di fuori
delle tre grandi alleanze ed almeno altri 57 servizi con accordi di
slot con terzi.
Praticamente tutti questi accordi minori di condivisione delle
navi rientrano nei rigidi confini delle quote di mercato del porto
sicuro del BER e sono correttamente considerati come un rischio
minimo per la concorrenza", si legge nella presentazione.
John Butler, presidente e amministratore delegato del WSC, ha
aggiunto: "La linea di fondo è che il BER ha funzionato
molto bene per quasi 25 anni.
Esso stabilisce regole chiare che possono essere applicate
praticamente senza la necessità di un'ampia analisi legale.
Ciò significa che i vettori possono concentrarsi sulla
ricerca delle soluzioni di trasporto più efficienti senza i
costi e i ritardi correlati all'autovalutazione legale per questi
accordi operativi di routine".
Inoltre, con le norme sul basso contenuto di zolfo dell'IMO del
2020 che incombono di giorno in giorno, oltre alla maggiore
riduzione del 50% dell'obiettivo delle emissioni di gas serra entro
il 2050, la presentazione ha anche sostenuto che la condivisione
delle navi sarebbe fondamentale per i vettori che soddisfano i nuovi
requisiti.
Il segretario generale dell'ICS, Guy Platten, ha spiegato: "Un
fattore nuovo in questa revisione del BER è il fatto che
l'IMO ha ora fissato obiettivi concreti per la riduzione delle
emissioni di gas serra per il settore del trasporto marittimo
internazionale.
Avremo bisogno di utilizzare tutti gli strumenti disponibili per
incrementare l'efficienza ed il BER supporta la condivisione delle
navi che è uno strumento fondamentale per il settore del
trasporto marittimo di linea al fine di ridurre il consumo di
carburante e quindi ridurne le emissioni".
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