Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
19:00 GMT+2
CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 28 FEBBRAIO 2019
STUDI E RICERCHE
L'AUMENTO DEI COSTI RELATIVI ALL'IMO 2020 POTREBBE INDURRE
ALLA CONSEGNA ANTICIPATA
I caricatori potrebbe consegnare anticipatamente la merce in
vista delle nuove regole sui carburanti a basso contenuto di zolfo
previste dall'IMO 2020 che dovrebbero essere applicate alle linee di
navigazione containerizzate il 1° gennaio 2020, secondo alcuni
analisti e spedizionieri, mentre altri ritengono che i costi
correlati al portarsi avanti con le spedizioni supererebbero i
vantaggi.
Ci si aspetta che le linee di navigazione inizino ad introdurre
i nuovi carburanti - ed oneri maggiori sul bunker per i caricatori -
nel terzo trimestre di quest'anno.
Daniel Hackett, partner della Hackett and Associates, ha
recentemente stimato che siano probabili incrementi dei prezzi fra
100 e 200 dollari USA per TEU dall'Asia al Nord America, a seconda
di quanto dei costi straordinari le linee di navigazione
containerizzate saranno in grado di trasferire ai proprietari della
merce beneficiari.
Dominique von Orelli, responsabile del trasporto merci marittimo
globale alla DHL Global Forwarding, che recentemente ha richiesto
una maggiore trasparenza tariffaria in ordine al BAF (Fattore di
Adeguamento del Bunker) relativo al carburante bunker, ha dichiarato
a Lloyd's Loading List che i caricatori potrebbero mirare ad evitare
i costi straordinari del carburante nell'ultima parte del 2019
mediante la spedizione in anticipo dei carichi, laddove possibile.
"Sebbene si tratti di un'ipotesi, è senz'altro
possibile che si verifichi un'impennata dei volumi prima
dell'attuazione della IMO 2020" ha detto a Lloyd's Loading
List.
"I vettori devono rimanere competitivi, di modo che resta
da vedere quale impatto il BAF si avvia ad avere sulle tariffe di
base.
La tariffa tutto compreso è quella che porterà il
mercato alla fine".
Anche Cathy Morrow Roberson, fondatrice e capo analista alla
Logistics Trends & Insights, afferma che la consegna anticipata
rappresenta una valida strategia per la filiera distributiva.
La Roberson nota altresì che qualsiasi impennata dei
carichi in vista dei prezzi più alti potrebbe stimolare
qualche spostamento modale dal momento che i caricatori hanno
cercato di evitare quel genere di colli di bottiglia nella filiera
distributiva presso i porti verificatisi alla fine del 2018 negli
Stati Uniti quando i caricatori anticipavano la consegna dei carichi
dalla Cina in vista di nuovi dazi.
"Data la possibilità di incremento dei costi del
trasporto marittimo, a prescindere dalla modalità, è
probabile che avvengano consegne in anticipo" ha dichiarato.
"Il trasporto merci aereo potrebbe trarre vantaggio se la
congestione dovesse aumentare nelle direttrici marittime?
È probabile che possa esserci un leggero dirottamento dal
trasporto merci marittimo al trasporto merci aereo e persino a
quello ferroviario, a seconda dell'origine e destinazione della
movimentazione delle merci.
Ma ovviamente il fattore più importante sarà
quello delle tariffe, nonché quanto il costo più alto
dei bunker a basso contenuto di zolfo aggiunge per TEU in ciascuna
direttrice marittima.
I caricatori sono già messi a dura prova a causa
dell'incremento dei costi di trasporto.
I costi in aumento stanno avendo un impatto negativo sulle
entrate trimestrali e stanno trasferendo i maggiori costi al
consumatore finale.
Si avvia ad essere ancora più importante per i caricatori
ed i loro partner della filiera distributiva lavorare assieme prima,
durante e dopo l'attuazione dell'IMO 2020 al fine di conseguire la
soluzione più redditizia, che si tratti di quella marittima,
aerea, ferroviaria o inerente a qualche altro mezzo di trasporto".
Tuttavia, almeno nel Regno Unito, è improbabile che i
caricatori consegnino in anticipo molti carichi, secondo James
Hookham, vice responsabile esecutivo della Freight Transport
Association, non da ultimo a causa dei costi più alti delle
scorte in cui incorrerebbero di conseguenza.
"È improbabile che possa esserci un'impennata dei
carichi prima dell'IMO 2020, per tre ragioni principali" ha
dichiarato a Lloyd's Loading List.
"In primo luogo, il risparmio sarebbe piccolo rispetto ai
costi di stoccaggio e delle risorse lavorative aggiuntive.
In secondo luogo, la maggior parte dei caricatori potrebbe
negoziare meglio le tariffe se potesse opporsi ai sovrapprezzi che
vengono quotati.
Ed infine, gli studi dell'IMO mostrano che esiste la capacità
di raffinazione atta a produrre carburanti marini a basso contenuto
di zolfo a sufficienza.
Poiché i prezzi del petrolio sono inaspettatamente scesi
in risposta alle prospettive inferiori in ordine ai traffici
globali, qualsiasi picco speculativo dei prezzi avrebbe vita breve".
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore