- Oggi la Commissione Europea ha deciso di proporre al Parlamento e al Consiglio dei ministri europei l'assegnazione alla Danimarca di risorse economiche per 6,5 milioni di euro derivanti dal Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) per contribuire a reinserire nel mercato del lavoro di 550 addetti del settore navalmeccanico danese che hanno perso il posto di lavoro.
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- Si tratta di una parte dei 968 lavoratori in esubero del cantiere navale Odense Steel Shipyard, che ha recentemente cessato l'attività di costruzione navale ( del 13 aprile 2011), e di quattro aziende fornitrici del cantiere. Per lo svolgimento dei corsi di formazione e di altre attività è previsto complessivamente un investimento di 10 milioni di euro, di cui 6,5 milioni verrebbero erogati dal fondo FEG.
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- Il 6 ottobre 2010 le autorità danesi avevano già presentato richiesta di accesso ai fondi FEG per coprire parte degli oneri per il reinserimento nel mondo del lavoro di una prima quota di 1.356 addetti del cantiere navale Odense Steel Shipyard, richiesta che era stata approvata dal Parlamento e dal Consiglio dell'UE. Il 2 agosto 2011 erano stati versati fondi europei per 14,2 milioni di euro.
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- «La crisi - ha rilevato il commissario europeo al Lavoro, László Andor - ha trasformato il futuro della navalmeccanica trasferendo gran parte di questo comparto verso le aree a basso costo del lavoro, in particolare in Asia, la cui quota di mercato è cresciuta enormemente dall'avvio della crisi. La proposta di assegnare 6,5 milioni di euro del Fondo dell'Europa per la globalizzazione contribuirebbe a preparare i lavoratori a nuove opportunità occupazionali in altri settori promettenti».
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