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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERSANNO XVII - Numero 3/99 - MARZO 1999

Trasporto intermodale

Il dilemma dell'intermodalismo europeo

Chiunque si trovi a guidare un veicolo attraverso l'Europa settentrionale oggi è sin troppo consapevole dell'intasamento che affligge le sue principali direttrici di traffico e dell'inquinamento ambientale; peraltro, sorgono spontanee due domande: perché non è ancora stato fatto nulla al riguardo? Inoltre, quali speranze vi sono per il futuro?

Una risposta in breve alla prima domanda è che negli ultimi anni in Europa sono state fatte un sacco di cose in ordine alla congestione stradale ed all'inquinamento, ma che all'apparenza tutto ciò è sempre troppo poco ed è stato fatto troppo tardi, il che costituisce il nocciolo del problema. La maggior parte dei miglioramenti, sfortunatamente, è stata apportata con soluzioni a breve termine, quali ulteriori connessioni autostradali oppure un instradamento più efficiente del traffico che attraversa le città.

Ciò sorprende abbastanza, data la fenomenale crescita del trasporto terrestre fatta registrare negli ultimi cinque anni. Il trasporto marittimo di containers da solo nel medesimo periodo è aumentato del 65% ovvero di 10 milioni di TEU. La crescita del traffico interno all'Unione Europea, naturalmente, è stato ancora maggiore, se possibile, e d'altronde questo era tra gli obiettivi primari dell'organizzazione stessa.

Brian Stone, nella sua qualità di consulente in materia di trasporto intermodale, ha così concluso in occasione della conferenza Intermodal 98, svoltasi a Rotterdam nello scorso mese di dicembre: "Si è dovuto riconoscere che i miglioramenti minimi o marginali non bastano al fine di ottenere un sistema di trasporto sostenibile in Europa. Ciò che si richiede è un approccio più radicale al problema, destinato a far fronte all'eccessiva domanda odierna così come a quella di domani".

Vi sono molti in Europa che ritengono che il trasporto intermodale potrebbe avere molta strada da fare per conseguire questa meta. Questa è stata, certamente, l'opinione diffusa in occasione di Intermodal 98.

La DGVII (Direzione Trasporti della Commissione Europea) è pervenuta a questa conclusione sin dal 1991, quando aveva promulgato la propria prima direttiva (la 440/91) sull'esigenza di una deregolamentazione e liberalizzazione nel settore ferroviario. L'opinione di allora era - e lo è ancora - che vi fosse bisogno che le ferrovie europee divenissero più "interoperabili" e più aperte ad una concorrenza maggiormente, allo scopo di migliorare l'efficienza.

Detto ciò, si deve ammettere che il solo trasporto ferroviario non è una formula magica: ci hanno pensato anni di disinvestimento. Qualcuno potrebbe anche sostenere che il sistema ferroviario odierno sta già scricchiolando, ma pochi potrebbero contestare l'affermazione secondo la quale esso potrebbe essere utilizzato con maggiore efficacia. Anche un trasferimento del 5% di traffico stradale alla ferrovia potrebbe comportare un notevole effetto sull'intasamento e sull'inquinamento, in particolar modo nei periodi di punta nelle zone industriali. La programmazione per migliorare il trasporto, le opzioni di raccordo costiero ed i servizi su chiatte fluviali costituiscono una parte ulteriore della soluzione intermodale, ma il problema principale resta quello delle ferrovie.

Al momento attuale, solo l'Europa orientale (ovvero i Paesi della vecchia Unione Sovietica) e la Spagna dispongono di uno scartamento ferroviario diverso rispetto a quelli dell'Europa Occidentale, di modo che si potrebbe pensare che una maggiore "interoperabilità" ferroviaria nella regione sia facile da ottenere. Ma, come è stato frequentemente ricordato ai partecipanti ad Intermodal 98, il poter disporre dello stesso scartamento ferroviario in Europa occidentale è solo un tratto della strada che bisogna percorrere verso il conseguimento di un sistema ferroviario pan-europeo maggiormente efficiente.

Anche i sistemi nazionali di segnalazione e quelli relativi ai binari debbono essere resi compatibili, così come la fornitura di energia di trazione tra Paesi vicini, quali la Germania e l'Italia. Inoltre, vi sono numerose difformità normative in ambito europeo inerenti al personale ed alla responsabilità di cui bisogna parlare. Ad esempio, come ha chiarito Peter Jacobse, direttore dei servizi intermodali della Sea-Land, "le obsolete condizioni di responsabilità della CIM - Convenzione sul Commercio Internazionale - non possono più essere assolutamente riferite all'attuale moderno settore dei treni-navetta in Europa e hanno urgente bisogno di essere ammodernate".

L'idea della DGVII era stata che, separando le responsabilità nazionali in ordine a binari ed a trazione e consentendo il libero accesso a tutte le infrastrutture ferroviarie dell'Unione Europea, molte di tali difficoltà sarebbero state superate attraverso le naturali forze di mercato. Anche i clienti volevano assistere ad un cambiamento ed alla comparsa di migliori alternative all'autotrasporto.

Tutto bene, sino a qui, in linea teorica, ma ciò cui si è poi tristemente assistito in realtà è stata una successione di tattiche dilatorie messe in atto dagli Stati membri e dalle loro organizzazioni ferroviarie; talvolta, per buone ragioni tecniche, ma più spesso in apparenza motivate da null'altro che da un buon protezionismo di vecchio stampo e da avidità commerciale (cioè, le normali forze che stanno dietro all'attività imprenditoriale).

Com'è stato chiarito da un certi numero di relatori all'Intermodal 98, le società ferroviarie nazionali semplicemente non sono abituate alle normali forze della concorrenza, ed è pertanto comprensibile che non abbiano poi tanta voglia di cambiare.

Il risultato finale è che fino ad oggi, a meno che non si pervenga ad un accordo privato tra società ferroviarie, tutti i treni in transito da un Paese europeo ad un altro, compresi i cosiddetti treni-blocco, continuano a dover cambiare la motrice, unitamente ai macchinisti ed a tutti i documenti di carico. Anche se questi attraversamenti delle frontiere normalmente non costituiscono un problema, frequentemente brillano dei segnali di avviso, quali ritardi e costi amministrativi, specialmente nei casi in cui occorre dare priorità ai convogli passeggeri.

Nel numero dello scorso dicembre del notiziario del gruppo britannico Rail Freight, si afferma che il trasporto merci ferroviario internazionale è attualmente caratterizzato da:

  • prezzi di accesso troppo alti;
  • insufficienti direttrici internazionali che comportano tempi di viaggio eccessivi e scarsa qualità del servizio;
  • mancanza di priorità negli orari da cui consegue una scarsa affidabilità.

Tutti questi punti sono stati sottolineati varie volte da molti relatori nel corso di Intermodal 98, tra cui Werner Kulper, presidente della UIRR (Unione Internazionale delle Società di Trasporto Combinato Ferroviario e Stradale) e Van den Broek Humphreij, direttore generale della EVO, l'Associazione degli Utenti del Trasporto olandesi, ed entrambi è presumibile che sappiano che cosa vuol dire lavorare con le società ferroviarie europee.

Comunque sia, mentre la quota ferroviaria del mercato del trasporto merci in Europa ha continuato a calare (dal 35% circa del 1970 al solo 15% del 1997), il trasporto stradale e fluviale si sono affrettate a prendere il suo posto. Si tratta di cifre alquanto grezze, che in qualche modo celano la crescita ed il progresso intermodale in zone particolari come il Regno Unito ed altri mercati interni simili, ma che servono d'altro canto a dimostrare come il settore ferroviario negli ultimi anni sia stato un settore di attività quiescente.

In altre parole, a meno che non si riesca a persuadere il settore ferroviario pan-europeo a cambiare, esso potrà anche continuare a vincere delle battaglie, ma potrebbe alla fine perdere la guerra. I recenti scioperi ferroviari in Francia, Belgio, Lussemburgo, Grecia, Spagna e Portogallo contro la deregolamentazione e la liberalizzazione in nome della sicurezza dei posti di lavoro, rappresentano una lampante dimostrazione di quanto si va dicendo. La situazione non è semplice ed è stata chiarita dal Dott. Wim Blonk, direttore del dipartimento ricerche e sviluppo dei trasporti presso la DGVII: "Quale scopo ha la lotta per la sicurezza del posto di lavoro in un settore che è già moribondo? Non sarebbe meglio battersi per una causa migliore?".

Ad esempio, nella sola Francia, che è stata uno dei Paesi che più hanno fatto la voce grossa contro la liberalizzazione ferroviaria europea, si stima che l'occupazione nel settore ferroviario sia già diminuita di più del 40% - ovvero di 76.500 posti di lavoro - dal 1970.

Pertanto, a che cosa è dovuto tutto il chiasso che c'è attualmente? Fondamentalmente, tutto deriva da tre nuove iniziative - allo stato di bozza - pubblicizzate dalla DGVII a metà dello scorso anno, che, nel caso divenissero vere e proprie normative, impedirebbero ai governi nazionali ed alle loro società ferroviarie di bloccare ulteriormente la liberalizzazione ferroviaria per mezzo di "incomprensioni e/o interpretazioni errate".

Il primo di tali disegni di legge sostituisce la direttiva 95/19, che definisce più chiaramente i rispettivi ruoli degli operatori ferroviari e della parte responsabile della gestione delle infrastrutture ferroviarie. Ovviamente, le due parti debbono essere mantenute del tutto separate, il che oggi non è sempre così. Essa fornisce altresì una risposta maggiormente particolareggiata alla spinosa questione del prezzo relativo ad un accesso concorrenziale ai binari.

La seconda rimpiazza la direttiva 95/18, ridefinendo chi dovrebbe essere considerato quale operatore ferroviario responsabile (vale a dire, non solo i soggetti esistenti), di conseguenza con accesso a tutte le direttrici libere o corridoi di trasporto merci transeuropei.

Il terzo disegno di direttiva costituisce una modifica alla 91/440, che definisce - tra molte altre cose - come si debbano spartire i profitti e le perdite tra i servizi merci e quelli passeggeri, nonché tra strutture ed operazioni, allo scopo di evitare il rischio di finanziamenti incrociati.

Attraverso questo processo di revisione delle direttive, Bruxelles ha così cominciato un nuovo giro di consultazioni e trattative con gli Stati membri e le organizzazioni ferroviarie. Resta ancora da vedere dove ciò condurrà, ma - com'è già stato dimostrato - la resistenza al cambiamento è senza dubbio ancora molto forte.

Molti continuano ad essere dell'opinione che la liberalizzazione e la deregolamentazione ferroviaria comporteranno solamente una diffusa disoccupazione. Le associazioni sindacali francesi sono state particolarmente esplicite su questo punto. Secondo Jean Macaire, direttore della SNCF, società ferroviaria nazionale del Paese, il non essere riusciti a fornire un servizio efficiente di trasporto merci ferroviario finora deriva in maggiore misura dalla carenza di investimenti governativi che dalla preferenza accordata ai convogli passeggeri e dalla concorrenza sleale da parte dell'autotrasporto. Aggiunge Macaire: "Queste sono le questioni che dovrebbero essere affrontate prima di parlare di deregolamentazione o liberalizzazione".

Il peggio è che non viene effettuato alcun tentativo di camuffare la scarsa qualità del servizio attualmente offerto ovvero di cercare di prevedere quando ci si potrà aspettare che esso migliori. Jean-Michel Dancoisne, presidente della CNC (Compagnie Nouvelle de Conteneurs), la branca della SNCF che provvede ai servizi al dettaglio della SNCF, ha così descritto la situazione: "La SNCF è un tunnel buio, e non è ancora chiaro quanto lungo esso sia".

Altri, tuttavia, argomentano che, da quando è stato deregolamentato, il settore del trasporto merci ferroviario degli Stati Uniti è migliorato in modo significativo, dato che ora vengono offerti servizi più rapidi e regolari. Di conseguenza, la sua quota del mercato containerizzato è cresciuta dal 38% al 41% nel periodo 1990-1996, rispetto al corrispondente calo in Europa dal 19% al 14%.

Quella delle tariffe più eque se confrontate ai prezzi praticati dall'autotrasporto è una questione tra le più dibattute, poiché apre un dibattito generale sul livello sugli oneri che ciascun governo dovrebbe applicare per l'accesso alle reti stradali e ferroviarie.

Ad esempio, quali prezzi si dovrebbero applicare per l'utilizzazione delle ferrovie e delle strade, o del territorio sul quale esse sono situate, o, a tale riguardo, per la riduzione dell'inquinamento acustico/atmosferico?

Nell'ambito di una dettagliata presentazione intitolata "Analisi della manutenzione delle infrastrutture ferroviarie sottoposte ad usura", Jim Blaze, direttore pianificazione strategica della Zeta-Tech, ha approntato un possibile approccio relativo alle ferrovie, basato sull'esperienza fatta negli Stati Uniti. La cosa sorprendente è che esistono società esterne che si sono specializzate persino a questi livelli quanto a particolari, di modo che non vi sono scuse per l'ignoranza.

L'applicazione di tariffe all'uso delle strade è un argomento più spinoso, dal momento che vi rientra la questione ambientale. Prima di passare a tale argomento nel contesto della concorrenza leale fra strada e rotaia, il dott. Erwin Bauer, presidente della commissione trasporto combinato nell'ambito della RFU (Unione Trasporti Stradali), ha ricordato ai delegati che "il settore dell'autotrasporto rappresenta una tradizione di successi da cui il settore ferroviario potrebbe imparare molto".

In parole povere, la sua quota di mercato in Europa è cresciuta dal 68% circa del 1990 al 75% del 1997, senza contare il trasporto su brevi distanze. Il trasporto ferroviario è stato seccamente battuto su tutti i fronti. Si deve rammentare che tale incremento va ad aggiungersi al generale tasso di crescita annuo a doppia cifra nel trasporto terrestre europeo già menzionato. Bauer sostiene che questi risultati si sono potuti conseguire solamente offrendo ai clienti il servizio che richiedono. "Nessun'altra modalità di trasporto è così adeguata alle esigenze della clientela" ha dichiarato.

Mentre alcuni sostengono che questi incrementi sono stati conseguiti sulla base di oneri sovvenzionati per l'utilizzazione della rete stradale europea, si può d'altro canto ribattere che se un po' più di una frazione di quanto il settore dell'autotrasporto ha pagato nel corso degli anni fosse stata reinvestita nello sviluppo di strade, la congestione non sarebbe certamente così grave com'è oggi.

Il pensiero di Bauer, perciò, è che invece di concentrarsi sulla questione della concorrenza sleale, il settore ferroviario farebbe bene a concentrarsi su ciò che serve ai suoi clienti, e poi a darsi da fare per fornirglielo; questa opinione sembrerebbe essere supportata da buone ricerche di mercato di fonte indipendente.

Tornando alla politica di trasporto ferroviario dell'Unione Europea, come già detto in precedenza, il disegno di direttiva 95/18 ravvisa che un incremento dell'efficienza possa derivare non solo da una maggiore competitività degli attuali operatori ferroviari, ma anche dall'ingresso di nuovi soggetti sul mercato. Ciò costituisce un punto importante, nonché giudicato imprescindibile, poiché, com'è stato chiarito in occasione di Intermodal 98 da Klaus Giesen, capo dello sviluppo societario centrale nell'ambito della Thyssen Haniel, "il trasporto oggi verte tutto sulla logistica. Il processo decisionale globale, il marketing globale, l'orientamento alla clientela su scala mondiale e la flessibilità dei servizi non possono essere ignorati".

Ovvero, messa in un altro modo, i fornitori del servizio, tra cui le società ferroviarie, hanno bisogno di pensare in termini di produzione di soluzioni trasportistiche totali piuttosto che in termini di mera fornitura di uno o due collegamenti nella catena. Continua Giesen: "Dobbiamo lasciarci alle spalle le tradizionali strutture imprenditoriali. Ora ci vogliono fornitori di servizi logistici, fornitori di reti e gestioni di telecomunicazioni e di procedure".

Le imprese ferroviarie monopoliste, se prima di ascoltare queste parole non avevano alcun dubbio circa la liberalizzazione, adesso sicuramente se ne sono tornate di corsa a casa per vedere se gli riesce di approntare qualche altra difesa.

Ma quelle parole non fanno altro che esprimere ciò che tantissimi altri hanno affermato in occasione della conferenza, e chiaramente sono rappresentative di un inarrestabile processo di cambiamento. Forse ciò è dovuto al fatto che diverse società ferroviarie hanno intavolato trattative inerenti ad alleanze relative ai passaggi trasfrontalieri. In altre parole, ciò cui abbiamo assistito dal 1991 è rappresentato da tattiche dilatorie, mentre i soggetti più importanti stanno preparandosi una situazione migliore.

La DB (Deutsche Bahn), compagnia ferroviaria nazionale tedesca, ad esempio, recentemente ha intavolato trattative circa una fusione con la compagnia ferroviaria nazionale olandese NS (Nederlandse Spoorwegen). Salvo approvazione da parte della Direzione dell'Unione Europea per la Concorrenza (DGIV), l'intenzione è quella di fondere le branche di servizio al dettaglio di entrambe le società (DB Cargo e NS Cargo) in una compagnia congiunta denominata RCE (Rail Cargo Europe).

La DB Cargo è già azionista della POLZUG (Polen-Hamburg Transport Gmbh), che effettua servizi di treni-blocco containerizzati alla volta della Polonia e dell'Europa Orientale unitamente alla PKB (Ferrovie Statali Polacche). Essa ha, per giunta, appena siglato una lettera di intenti con la propria controparte finlandese, la VR Cargo, finalizzata all'incremento della percentuale ferroviaria delle merci trasportate dalla Germania alla Finlandia.

Più a sud, sembra essere in fase di realizzazione un altro asse ferroviario, dal momento che si dice che la branca ferroviaria al dettaglio della CFF (Ferrovie Svizzere) sia sul punto di formare un'associazione con il suo corrispondente italiano, la FS S.p.A. Ed in Belgio, la branca congiunta per il dettaglio delle società ferroviarie nazionali SNCB/NMBS, la IFB (Inter Ferry Boats), ha già costituito un'alleanza con la sua controparte francese CNC, e poi separatamente - con la NS Cargo.

Mentre tutte queste trattative andavano avanti, alcuni dei soggetti coinvolti hanno anche investito notevolmente in mezzi di trazione in grado di passare da un sistema di rete nazionale ad un altro, letteralmente solo premendo un pulsante.

Il sistema ferroviario nel Regno Unito è notevolmente diverso, nel senso che la concorrenza trasfrontaliera viene naturalmente avvertita come una minaccia non grave, ma si può notare come quella struttura ferroviaria sia stata adeguata alle direttive di Bruxelles in misura maggiore di quanto non sia accaduto altrove. La vecchia organizzazione ferroviaria britannica di stampo monopolistico è stata smantellata un po' di tempo fa e non esiste più.

L'infrastruttura ferroviaria nazionale, per quanto riguarda i binari, è ora gestita dalla Railtrack, una società quotata alla borsa del Regno Unito, mentre per quanto attiene alle operazioni vi sono due distinte compagnie ferroviarie in attività, la Freightliner e la EWS (English Welsh and Scottish Railways). La Freightliner, che è stata acquistata dalla British Rail ad opera della sua stessa dirigenza, è specializzata nel trasporto dei contenitori marittimi da e per i porti britannici. La EWS, che appartiene in gran parte alla statunitense Wisconsin Central Transportation Corp, è invece specializzata nel trasporto del traffico interno britannico e nel traffico intercontinentale che passa attraverso il Tunnel della Manica. Quest'ultima attività è stata acquisita allorquando la EWS ha acquistato la RfD (Railfreight Distribution) un paio d'anni fa.

Nel mezzo di questa struttura vi è una direzione delle ferrovie gestita dal governo britannico che si occupa di far sì che tutte le parti si attengano ai termini degli accordi relativi alle rispettive concessioni. Si tratta di una situazione controversa per motivi facilmente comprensibili, di modo che si capisce facilmente perché qualsiasi trattativa a Bruxelles finalizzata ad applicare tale sistema all'intera Europa fino adesso non sia stata accolta favorevolmente. Ancora una volta, è lunga la strada per l'unione europea.

Dato che si parla così tanto della possibilità di costituire alleanze ferroviarie in Europa, sarebbe interessante essere presenti alle riunioni che si svolgono tra la DGIV e la DGVII in ordine a tali consorzi, perché se ne potrebbe trarre la conclusione che se tali alleanze costituiscono l'unico modo realistico per andare avanti, allora bisognerebbe metterle in atto. D'altro canto, esse rientrano senza dubbio negli ideali pan-europei da tempo promossi dalla DGVII.

Nel corso della propria relazione sulle sfide che i vettori marittimi a lungo raggio si trovano a dover fronteggiare in Europa per quanto riguarda le tratte terrestri, Tim Harris, dirigente in capo della P&ON (P&O Nedlloyd), ha espresso la preoccupazione che tali alleanze in campo ferroviario possano ostacolare l'efficienza dei nuovi arrivati, ovvero dei soggetti emergenti, nel mercato ferroviario. Ed è facile capire il perché. La NDX, associazione commerciale costituita un paio d'anni fa dal gigante ferroviario statunitense CSX unitamente alla DB Cargo ed alla NS Cargo, è stata recentemente rilevata dalla DB, principalmente a causa della concorrenza troppo dura. Il futuro a lungo termine della Intercontainer-Interfrigo, società originariamente costituita dalla maggior parte delle principali società ferroviarie europee al fine di fornire servizi pan-europei, sembra sempre più a repentaglio, anche se recentemente essa ce l'ha messa tutta per smentire tale previsione.

Harris afferma di volere soltanto che la ERS (Navette Ferroviarie Europee), società ferroviaria appartenente alla P&ON, alla Maersk ed alla Sea-Land, sia messa in condizione di competere con qualsiasi altro soggetto sullo stesso piano; ciò, peraltro, diverrà probabile solamente se la DGVII riuscirà a tradurre in pratica le sue attuali direttive.

Per quanto attiene al futuro, è chiaro che la DGIV deve decidere subito se sia il caso di continuare a tollerare i monopoli ferroviari. Probabilmente non sarà così, ma vi sono molti che pensano che la fusione tra DB Cargo e NS Cargo sia già un fatto compiuto.

I tribunali europei naturalmente non sono più estranei a tali controversie. A marzo dello scorso anno, la DB è stata sanzionata con un'ammenda pari ad 11 milioni di ECU per l'abuso di una posizione dominante in Germania. Sono state imposte dalla società in questione tariffe di trasporto ferroviario discriminatorie in ordine al mercato del trasporto terrestre di contenitori marittimi da e per la Germania attraverso porti tedeschi, belgi od olandesi. La SNCB, la NS, la Intercontainer e la Transfracht sono state allo stesso modo riconosciute colpevoli di aver utilizzato un sistema di tariffe concordate sulle medesime tratte.

In uno degli interventi conclusivi dell'Intermodal 98, Blonk della DGVII ha sostenuto che solo l'adeguamento dell'attuale normativa, e non l'introduzione di nuove normative, ora sembra necessario per riuscire a schiudere come si vorrebbe il sistema ferroviario dell'Unione Europea. Blonk ha dichiarato che su questo punto vi è già un accordo di maggioranza (ma non ancora l'unanimità) tra gli Stati membri dell'Unione Europea.

Ulrich Stockmann, membro tedesco del Parlamento europeo che siede in Commissione Trasporti, ha rilasciato dichiarazioni ugualmente incoraggianti. Egli infatti ha invitato i delegati a non abbattersi: molte delle preoccupazioni espresse in occasione di Intermodal 98 sono già state prese in considerazione dalla sua commissione, ma se fino ad ora gran parte del dibattito si è concentrato sulla necessità di un sistema di trasporto sostenibile, adesso vi è anche la volontà politica di fare qualcosa perché ci si arrivi concretamente. Ciò può non voler dire molto - ha dichiarato Stockmann - ma almeno rappresenta un piccolo passo in avanti in termini di pensiero e di pianificazione. Il tempo dirà se si tratta di pura retorica politica od invece di nutrimento per la speranza.
(da: Containerisation International, febbraio 1999)

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Franchini (Ruote Libere): le misure del governo per l'autotrasporto lasciano immutati i problemi della categoria
Modena
Si finisce addirittura - denuncia - per peggiorare il quadro
Nei primi tre mesi del 2025 il traffico dei container nei terminal portuali di Eurokai è cresciuto del +11,0%
Amburgo
In Germania l'aumento è stato del +16,5%, in Italia del +4,0% e negli altri terminal esteri del +2,8%
Le aziende della logistica dell'automotive accusano un crollo dei volumi movimentati
Bruxelles
Göbel: dobbiamo urgentemente ricostruire la fiducia nel settore
Assai positive le performance trimestrali dell'israeliana ZIM
Assai positive le performance trimestrali dell'israeliana ZIM
Haifa
Nei primi tre mesi del 2025 i ricavi sono cresciuti del +28,5%. Le navi hanno trasportato 944mila container (+11,6%)
MSC Crociere ordina altre due navi da crociera di classe “World” a Chantiers de l'Atlantique
Parigi
Saranno prese in consegna nel 2029 e 2030
WSC, la decisione degli USA di tassare tutte le car carrier estere è sbagliata
Washington
L'associazione chiede all'USTR di avviare una consultazione pubblica
CMA CGM ha chiuso il primo trimestre 2025 con un utile netto di 1,12 miliardi di dollari (+42,8%)
Marsiglia
Ricavi in crescita del +12,1%
ECSA e SEA Europe spiegano come garantire e accrescere la competitività dell'industria marittima dell'UE
Stettino/Bruxelles
Nei primi tre mesi del 2025 il traffico delle merci nei porti di Genova e Savona-Vado è cresciuto del +1,4%
Nei primi tre mesi del 2025 il traffico delle merci nei porti di Genova e Savona-Vado è cresciuto del +1,4%
Genova
Nel settore dei container, deciso rialzo dei trasbordi (+107,3%) e lieve calo dell'import-export (-0,7%)
I porti di Brema e di Amburgo archiviano il primo trimestre con una crescita del +3% del traffico
I porti di Brema e di Amburgo archiviano il primo trimestre con una crescita del +3% del traffico
Brema/Amburgo
La società terminalista HHLA registra ricavi trimestrali record
Traffico mensile dei container record nei porti turchi
Ankara
A maggio sono stati movimentati quasi 1,4 milioni di teu (+17,6%)
Sergio Landolfi è stato eletto presidente dell'Associazione Doganalisti del Porto della Spezia
La Spezia
Rinnovato il consiglio direttivo
Ad ottobre a Salerno l'élite dell'industria dei traghetti parteciperà alla conferenza di Interferry
Victoria
Evento dal titolo “Connections”
Uniport avvia un'iniziativa a favore della ricerca sulla SLA
Roma
Raccolta fondi a favore del Centro Clinico NeMO Fondazione Serena Onlus
Il Propeller Club di Genova ha analizzato rischi e opportunità dell'uso dell'AI nei settori marittimo e assicurativo
Genova
Evidenziata l'importanza della formazione nell'impiego della tecnologia
Chantiers de l'Atlantique consegna lo yacht da crociera di lusso Luminara a The Ritz-Carlton Yacht Collection
Saint-Nazaire
La nave debutterà in Alaska
Il trasporto marittimo, con fornitori e appaltatori navali, è il cardine degli scambi commerciali dell'Italia
Porto Cervo
Congresso annuale dell'ANPAN in Sardegna
Uiltrasporti, rischio caos nei porti italiani per i ritardi nella nomina dei presidenti delle AdSP
Roma
Se si proseguirà a distribuire incarichi senza tenere conto delle competenze dei futuri presidenti - avverte il sindacato - saremo costretti alla mobilitazione
Giampieri (Assoporti): il procedimento di nomina dei presidenti delle AdSP trovi rapida soluzione
Roma
Audizione alla Camera dei deputati
MAN Energy Solutions cambia nome diventando Everllence
Augusta
Marchio nato dalla fusione dei termini inglesi ever ed excellence
Il ministero dell'Interno e Fincantieri sottoscrivono il nuovo protocollo di legalità
Roma
Vard consegna due navi CSOV dotate di cyber notation
Trieste
Presentano tutti i requisiti obbligatori in termini di cybersecurity
In Veneto verrà realizzata una tratta sperimentale del sistema di trasporto ultra veloce Hyper Transfer
Monaco di Baviera
Capsule con tecnologia a levitazione magnetica potranno trasportare 12 tonnellate di merci containerizzate o 38 passeggeri
SBB sollecita UFT ed ERA ad adottare misure per evitare incidenti ferroviari causati dai ceppi dei freni
Berna
La riapertura completa della galleria di base del San Gottardo è avvenuta dopo oltre un anno dal deragliamento di un treno
Nel primo quadrimestre del 2025 il traffico dei container nel porto di Augusta è cresciuto del +21,6%
Augusta
Di Sarcina: raccogliamo già i primi frutti dello spostamento dei contenitori da Catania
I porti italiani partecipano a Monaco all'ultima edizione di Transport Logistic
Monaco di Baviera
Inaugurato il Padiglione Italia
Un miliardo di euro per ripristinare le infrastrutture portuali dell'Ucraina danneggiate dagli attacchi russi
Odessa
Ingresso di 100 nuovi soci speciali nella compagnia portuale CULMV di Genova
Genova
Primo ingresso di 45 unità dal prossimo mese
Musolino è stato confermato all'unanimità presidente di MEDports
Tangeri
L'associazione raggruppa 33 autorità portuali del bacino del Mediterraneo
Nel 2024 la genovese Ente Bacini ha registrato ricavi record
Genova
Lo scorso anno nei cinque bacini di carenaggio gestiti sono state immesse 58 navi
PROSSIME PARTENZE
Visual Sailing List
Porto di partenza
Porto di destinazione:
- per ordine alfabetico
- per nazione
- per zona geografica
ALIS ha sottoscritto un protocollo d'intesa con la Rete delle Scuole Italiane della Logistica
Roma
L'obiettivo è di rafforzare il legame tra mondo della scuola e mondo del lavoro
Ogni euro investito nella Guardia Costiera genera un valore di 1,53 euro per l'economia nazionale
Roma
Presentato a Roma il rapporto economico sul Corpo
La logistica europea dell'automotive deve guardare al mondo
Bruxelles
Göbel (ECG): le sfide del nostro settore sono globali, e altrettanto devono essere le nostre risposte
Ad aprile il traffico delle merci nei porti di Genova e Savona-Vado è diminuito del -8,7%
Genova
Volumi stabili nel primo scalo, mentre nel secondo è stata registrata una flessione del -27,7%
Natilus valuta con Kuehne+Nagel l'impiego dei propri aerei ad ala mista nel trasporto cargo
Schindellegi
Sono progettati per ottenere una riduzione del 30% del consumo di fuel e un aumento del 40% della capacità di carico
Aggiudicata la gara per il potenziamento del Tuscan Port Community System
Livorno
Investimento di oltre 500mila euro per l'attività di sviluppo applicativo della durata di un anno
Convegno sull'impatto dell'intelligenza artificiale e dell'automazione sulla sicurezza e sul lavoro nei porti
Roma
Organizzato dalla Filt Cgil, si terrà giovedì e venerdì a Livorno
Fincantieri sigla un memorandum of understanding con Qatar Navigation
Trieste
Cooperazione in settori come i servizi marittimi, la gestione di progetti e l'integrazione tecnologica
Porto del Pireo, rimesso in attività il bacino di carenaggio galleggiante Piraeus II
Il Pireo
Ha una capacità di sollevamento di 4mila tonnellate
La Polonia finanzia l'ampliamento del terminal intermodale Euroterminal Slawków
Slawków
Da 285mila container teu all'anno, la capacità salirà a 530mila teu
Accordo CMA CGM - Saigon Newport Corporation per un nuovo container terminal ad Haiphong
Marsiglia
Diventerà operativo nel 2028 e avrà una capacità di 1,9 milioni di teu
Genova Industrie Navali acquisisce una partecipazione in Lagomarsino Anielli
Genova
Contestuale cessione della società Pitturazioni Navali Industriali
L'estone AS Tallink noleggia il cruise ferry Romantika all'algerina Madar Maritime Company
Tallinn
La compagnia di Algeri è stata fondata lo scorso anno
ANSI, bene le misure per la logistica del decreto Infrastrutture
Roma
D'Angelo: non mancano spinta innovativa, visione a lungo termine e attenzione a transizione e sostenibilità
Progetto per la realizzazione di una Comunità Energetica Rinnovabile del porto della Spezia
La Spezia
Nuova esercitazione anti-pirateria nel Golfo di Guinea
Roma
Ha coinvolto l'unità navale “Comandante Bettica” e il mercantile “Grande Angola”
Kuehne+Nagel comprerà la società spagnola di autotrasporto TDN
Schindellegi/Madrid
Ha 600 dipendenti e una flotta di oltre 700 veicoli
In calo i ricavi e gli utili trimestrali di MPC Container Ships
Oslo
Baack: il mercato dei container continua a mostrare resilienza
Accordo tra Fincantieri e SRSA per lo sviluppo marittimo e costiero nel Mar Rosso
Trieste
Inaugurata la sede di Fincantieri Arabia for Naval Services a Riad
Via libera alla cessione del 56% della Wilson Sons alla Shipping Agencies Services (gruppo MSC)
Londra
La transazione sarà completata all'inizio del prossimo mese
Avvio delle opere di rimozione dei relitti di 38 imbarcazioni nel porto di Catania
Catania
Intervento del valore oltre due milioni di euro
Si infiamma ad Ancona la questione della destinazione d'uso del Molo Clementino
Ancona
GNV ha ottenuto la certificazione ISO 14001
Genova
È stata rilasciata da LRQA - Lloyd's Register Quality Assurance
ABB ha stretto un accordo per comprare la francese BrightLoop
Zurigo
L'obiettivo dell'acquisizione è di accelerare la strategia di elettrificazione nei settori della mobilità industriale e della propulsione navale
Definiti i criteri di adeguamento agli indici inflattivi dei canoni delle concessioni portuali
Roma
MBS Logistics compra la casa di spedizioni elvetica Gerhard Wegmüller
Zurigo
La società ha sede a Zurigo
Venduto per 3,6 milioni di dollari il traghetto Kriti I destinato alla demolizione
Atene
Sarà smantellato da un cantiere autorizzato dall'UE
Ad aprile il traffico dei container nel porto di Los Angeles è aumentato del +9,4%
Los Angeles/New York
Nei primi tre mesi del 2025 il porto di New York ha movimentato 2,2 milioni di contenitori (+10,0%)
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge Infrastrutture
Rixi: provvedimento importante per l'autotrasporto
Nel primo trimestre i ricavi di Global Ship Lease sono aumentati del +6,4%
Atene
Utile netto di 123,4 milioni di dollari (+34,3%)
Filt, Fit e Uilt sollecitano un urgente superamento della fase commissariale per l'AdSP del Mar Tirreno Centrale
Napoli
Federlogistica, necessario un piano proattivo per rafforzare la cybersecurity di porti e logistica
Genova
Sollecitata la creazione di un fondo nazionale
Accordo Mercitalia Logistics - Logtainer
Roma
L'obiettivo è lo sviluppo di servizi di trasporto intermodale marittimo in Italia e in Europa
DP World gestirà un terminal multipurpose nel porto siriano di Tartous
Damasco
Previsto un investimento di 800 milioni di dollari
Il porto di Long Beach segna un nuovo record di traffico dei container per il mese di aprile
Long Beach/Hong Kong
Lo scalo portuale di Hong Kong ha movimentato 1,2 milioni di contenitori (+6,0%)
RINA chiude il 2024 con ricavi nuovamente ad un livello record
Genova
Nel primo trimestre il volume d'affari è cresciuto del +12% e i nuovi ordini del +16%
Il 23 maggio si terrà la quarta edizione del convegno nazionale “Interporti al centro”
Roma
Organizzato dalla UIR, è in programma presso l'Interporto Rivers di Venezia
Nel Regno Unito fusione tra la società di consegne espresso Evri e la divisione per l'e-commerce di DHL
Londra
PORTI
Porti italiani:
Ancona Genova Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Livorno Taranto
Cagliari Napoli Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venezia
Interporti italiani: elenco Porti del mondo: mappa
BANCA DATI
ArmatoriRiparatori e costruttori navali
SpedizionieriProvveditori e appaltatori navali
Agenzie marittimeAutotrasportatori
MEETINGS
Convegno sull'impatto dell'intelligenza artificiale e dell'automazione sulla sicurezza e sul lavoro nei porti
Roma
Organizzato dalla Filt Cgil, si terrà giovedì e venerdì a Livorno
Il 23 maggio si terrà la quarta edizione del convegno nazionale “Interporti al centro”
Roma
Organizzato dalla UIR, è in programma presso l'Interporto Rivers di Venezia
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RASSEGNA STAMPA
US has its eye on Greek ports
(Kathimerini)
Proposed 30% increase for port tariffs to be in phases, says Loke
(Free Malaysia Today)
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FORUM dello Shipping
e della Logistica
Relazione del presidente Vittorio Parmigiani
Porto Cervo, 30 maggio 2025
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In arrivo altri 20 trattori per la Hannibal del gruppo Contship
La Spezia
Saranno presi in consegna tra la fine di quest'anno e i primi mesi del 2026
Ad aprile il porto di Singapore ha movimentato oltre 3,6 milioni di container (+7,1%)
Singapore
In termini di peso il traffico containerizzato è diminuito del -2,5%
Assagenti suggerisce le priorità che dovranno essere affrontate dal prossimo presidente del porto di Genova
Genova
Stabili i ricavi trimestrali di Danaos Corporation
Atene
Utile netto in calo del -23,5%
Stabile il traffico delle merci nei porti del Montenegro nel primo trimestre
Podgorica
Crescita del +73,9% dei volumi da e per l'Italia
Prysmian ha inaugurato la nuova nave posacavi Prysmian Monna Lisa
Milano
Ampliato lo stabilimento finlandese che produce cavi sottomarini ad alta tensione
Inaugurato il secondo container terminal del porto camerunese di Kribi
Yaoundé
Ha una banchina di 715 metri lineari e una profondità del fondale di -16 metri
Eurogate Intermodal ha comprato la società di autotrasporto Deisser
Amburgo/Stoccarda
L'azienda di Stoccarda è specializzata nel segmento dei container
Annunciato uno sconto sulla tassa per il transito delle grandi portacontainer nel canale di Suez
Ismailia
Riduzione del 15% per le navi di almeno 130mila tonnellate SCNT
La Zona Logistica Semplificata Porto e retroporto della Spezia è pronta per esser resa operativa
Genova/La Spezia
Lo ha reso noto il consigliere regionale Piana
Porto di Genova, il TAR per il Lazio ha annullato la concentrazione Ignazio Messina-Terminal San Giorgio
Roma
Accolto il ricorso di Grimaldi Euromed
Fincantieri chiude il primo trimestre con un valore record dei nuovi ordini
Trieste
Forte crescita dei ricavi e dell'EBITDA
Fermerci, le altre Regioni seguano l'esempio dell'Abruzzo introducendo il ferrobonus regionale
Roma
Celebrata la posa del primo pilastro del parco logistico in costruzione a Tortona
Tortona
Il completamento del progetto è previsto per maggio 2026
La Zona Franca Doganale interclusa a Genova come opportunità per mitigare l'impatto dei dazi
Genova
Lo evidenzia Spediporto
Ad aprile sono diminuiti i ricavi delle taiwanesi Evergreen e Yang Ming
Keelung/Taipei
In crescita il volume d'affari della connazionale Wan Hai Lines
Nei primi tre mesi del 2025 le portacontainer della RCL hanno trasportato 658mila teu (+8,9%)
Bangkok
Ricavi in crescita del +37,6%
Avviato il percorso di preparazione del Piano Regolatore Portuale di Ancona
Ancona
Partita la verifica preliminare della Valutazione Ambientale Strategica
d'Amico International Shipping registra ricavi e utili trimestrali in calo
Lussemburgo
Balestra di Mottola: non prevediamo alcun impatto per noi da eventuali tariffe portuali applicate negli USA per le navi costruite in Cina
Verso l'ok finale alla nomina di Francesco Benevolo alla presidenza del porto di Ravenna
Roma
Il MIT ha trasmesso la proposta alla Commissione Trasporti della Camera
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
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