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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 12/2006 - DICEMBRE 2006 |
Safety & security
La CBP fa "dieci più due" passi avanti nei controlli dei contenitori
Sono in corso sviluppi da parte della CBP (Dogane e Protezione Frontiere degli Stati Uniti) in ordine al miglioramento della Regola Manifesto 24-Ore.
L'agenzia ha in programma l'incremento del numero dei dati che devono esserle forniti - per lo più dai caricatori - per il controllo dei carichi prima che le merci vengano imbarcate da un porto d'oltremare.
La necessità di maggiori informazioni da mettere a disposizione della CBP per le spedizioni containerizzate è stata discussa in occasione di una recente riunione della COAC (Commissione Consultiva Dipartimentale sulle Operazioni Commerciali) della CBP.
L'iniziativa della CBP è stata denominata "10 più 2" perché richiede la fornitura di 10 note informative da parte dei caricatori e due da parte dei vettori marittimi, oltre a quelle che attualmente vengono fornite sul manifesto di carico.
Nel contesto di una recente dichiarazione, il WSC (World Shipping Council) ha affermato che i dati del manifesto sono inadeguati ad assicurare la sicurezza della catena delle forniture e dovrebbero essere integrate dai dati di ingresso in dogana.
Nel corso della riunione della COAC, Jayson Ahern, assistente commissario dell'Ufficio Operazioni sul Campo della CBP, ha spiegato: "Attualmente, sul manifesto vengono annotati 17 dati informativi ai fini della sicurezza.
Inoltre, la CBP ne riceve altre 24 all'ingresso in importazione, ma sta procedendo a valutare quali note informative dell'ingresso potrebbero essere fornite prima, senza richiedere per questo che l'intero ingresso avvenga prima del carico".
Ahern ha detto che fra le 10 tipologie di dati presi in considerazione dalla CBP vi sono le informazioni sul produttore e/o il venditore, il paese di origine delle merci, le parti coinvolte nella transazione ed una descrizione del prodotto più dettagliata di quella che viene fornita attualmente.
Ha poi spiegato che le informazioni aggiuntive richieste ai vettori marittimi si riferiscono al piano di stivaggio ed i messaggi inerenti alle condizioni.
Chris Koch, presidente e direttore generale del WSC, ha spiegato alla comunità dello shipping gli sviluppi del "10 più 2" in occasione alla "Esposizione della Sicurezza Marittima 2006", svoltasi a settembre a New York. Koch ha affermato che i vettori marittimi che partecipano al WSC hanno dato il via ad azioni pilota con la CBP in ordine ai due flussi di dati richiesti.
Nel sottolineare alcune questioni da affrontare affinché questo programma abbia successo, ha indicato:
- lo sviluppo di definizioni chiare dei dati da fornire (ad esempio: è il produttore o il fornitore della merce?);
- la decisione in ordine a quale sistema informativo doganale verrà utilizzato per la trasmissione dei dati alla CBP;
- la decisione in ordine a chi verrà autorizzato e ritenuto affidabile, e secondo quali criteri, in relazione alla sottoposizione dei dati inerenti alla spedizione nei sistemi informativi doganali.
(da: Containerisation International, novembre 2006, pag. 29)
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