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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 LUGLIO 2014
LEASING
LA CMA CGM CONTINUA A SOSTENERE LE PRESTAZIONI DELLA GLOBAL
SHIP LEASE
L'armatore di portacontainer GSL (Global Ship Lease) con sede
nel Regno Unito ha rivelato di essersi impegnato contrattualmente
per un gettito di 900 milioni di dollari in noleggi a lungo termine
per 15 delle 17 navi della sua flotta con il vettore francese CMA
CGM, cosa che a suo dire “lo ha nella sostanza isolato
rispetto alla instabilità del mercato”.
La società quotata alla Borsa di New York, che appartiene
al 45% alla CMA CGM, da maggio di quest'anno ha due dirigenti della
CMA CGM nel proprio consiglio d'amministrazione.
Nel corso della sua seconda teleconferenza intermedia sul
secondo trimestre del 28 luglio, l'amministratore delegato della GSL
Ian Webber ha dichiarato che i mercati del trasporto merci
containerizzato “sono rimasti precari” e ha fatto notare
come il successo dei vettori nell'attuazione degli incrementi
tariffari generali in tutte le direttrici di traffico globali abbia
avuto “vita breve”.
“La CMA CGM” ha detto Webber “ha continuato a
presentare risultati di prima fila nell'ambito del suo settore”
ma non ha espresso congetture in ordine ai piani futuri del vettore
all'indomani del veto cinese della proposta alleanza P3 con la
Maersk Line e la MSC e poi alla sua esclusione dalla diluita
proposta di alleanza 2M fatta dalle due linee containerizzate.
Le 15 navi che la GSL ha noleggiato alla CMA CGM hanno un
periodo medio di noleggio residuo di 7,3 anni, fatta eccezione per
il caso delle quattro navi attrezzate da 2.200 TEU il cui periodo è
stato recentemente esteso ai sensi di un affitto giornaliero
ridotto.
Inoltre, due navi Panamax da 4.113 TEU di 17 anni di età
che erano state restituite per fine noleggio dalla CMA CGM
all'inizio dell'anno sono state ora bloccate, rispettivamente dal 7
maggio e dal 16 luglio, dalla Sea Consortium per la sua rete X-Press
Feeders in relazione ad un periodo semestrale con opzioni.
La perdita provvisoria del noleggio ed i costi di
riposizionamento delle due navi hanno eroso le entrate della GSL nel
corso del secondo trimestre, che sono scese dai 35,9 milioni di
dollari nel medesimo periodo del 2013 ai 33,5 milioni di dollari
quest'anno.
Ciò ha comportato una perdita netta nero su bianco nel
secondo trimestre per la SSL di 2,3 milioni di dollari rispetto a
profitti per 10,1 milioni di dollari nello stesso periodo dell'anno
scorso.
L'iniziativa intrapresa con la Sea Consortium è stata
descritta da Webber come una svolta nella strategia della GSL per
diversificare la propria base clientelare; a suo dire, l'istituzione
di relazioni commerciali aggiuntive con nuovi clienti rappresenta
una priorità.
In seguito alla ristrutturazione delle proprie convenzioni
creditizie alla metà di marzo, Webber ha alluso a
finanziamenti per 80 milioni di dollari messi a disposizione per
acquisire portacontainer all'attuale “allettante valore dei
beni”, affermando poi di essere molto “incoraggiato dai
potenziali accordi nell'ambito del mercato”.
Ciononostante, Webber ha detto che la GSL non voleva “farsi
prendere la mano nella caccia” e che sarebbe rimasta “assai
disciplinata” nei propri acquisti, preferendo non “crescere
per amor di crescita”.
A titolo di esempio, Webber fa notare come, rispetto a 35 delle
40 portacontainer che erano passate di mano nell'ultimo trimestre,
nessuna sia stata acquisita dalla GSL malgrado essa sia stata
“attivamente impegnata” in un certo numero di
trattative.
Webber afferma che il candidato ideale per un'acquisizione da
parte della GSL è una nave che giunge sul mercato con un
minimo di 18 mesi di noleggio residuo; le navi in difficoltà
appartenenti al fondo tedesco KG con poco o nessun residuo di
noleggio non interessano.
A tale riguardo, Webber ha dichiarato che la GSL ha dovuto
rinnovare la propria posizione e credibilità nel mercato
degli acquisti e delle vendite per trovare i giusti candidati
all'acquisizione delle navi al giusto prezzo; secondo
vesselsvalue.com la flotta composta da 17 navi della GSL ha un'età
media di 11 anni, un valore patrimoniale attuale di 254,5 milioni di
dollari ed un valore di rottamazione di 146,6 milioni di dollari.
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