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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXIV - Numero 15 NOVEMBRE 2016
REEFER
SPUNTI DI RIFLESSIONE: 5 PRIMARI RISCHI STRATEGICI PER IL
SETTORE REEFER
Di ritorno dalla conferenza Cool Logistics Global,
svoltasi il mese scorso a Brema, il consulente Garry Honey ha
elaborato una lista di cinque rischi primari che il settore reefer
deve affrontare, i quali possono essere riassunti in cinque diversi
segmenti di rischio: disservizi, aspettative, danni, controllo e
valore.
Per molti versi, si tratta degli stessi rischi che devono
affrontare tutti coloro che partecipano alla filiera globale della
distribuzione containerizzata, fatta eccezione per una cosa: il
valore dei carichi refrigerati e la loro intrinseca vulnerabilità
rendono il possibile impatto finanziario molto maggiore.
* * *
"Quale consulente dei rischi con qualche esperienza di
rischi correlati alla filiera distributiva in un certo numero di
industrie, è stata recentemente chiesta la mia opinione in
ordine ai rischi nel contesto di un settore in crescita
nell'industria containerizzata, i contenitori refrigerati,
comunemente noti come "reefer".
I carichi deperibili che richiedono il controllo della
temperatura comprendono non solo le derrate alimentari ma anche i
prodotti farmaceutici.
Questi container richiedono una fonte di alimentazione stabile
per tutto il loro viaggio dal produttore al consumatore.
Le interruzioni totali di corrente sono un grosso rischio, ma
non è il solo.
Questi che seguono sono a mio giudizio i 5 rischi di primaria
importanza per il settore reefer, presentati in occasione
dell'ultima conferenza Cool Logistics Global svoltasi a Brema alla
fine dello scorso mese di settembre.
1. Il rischio dei disservizi
Ogni filiera è forte quanto lo è il suo anello più
debole.
Tutti quanti lo sanno, ma quanta attenzione viene prestata alla
sua prioritizzazione nell'ambito del settore?
C'è la tentazione di ridurre il rischio dove lo si può
controllare, e non necessariamente dove è più critico,
specialmente se ricade al di fuori del controllo immediato.
Occorre che il pensiero della filiera distributiva sia presente
da capolinea a capolinea, e non che cominci da metà strada:
non si può progettare una filiera distributiva dalla metà,
perché proprio non funzionerà.
Occorre che il settore reefer gestisca i rischi correlati alla
soddisfazione della domanda a entrambi i capi della filiera
distributiva: il produttore ed il consumatore.
Avversione alle perdite, esagerato ottimismo e dissonanza
cognitiva: tre rischi comportamentali per il processo decisionale
collettivo, come enunciato dal prof. Garry Honey della Chiron in
occasione di Cool Logistics Global 2016.
Recentemente ho lavorato per un Istituto per l'Edilizia che si
trovava nel mezzo di una filiera distributiva.
Essa aveva stipulato un contratto con un consiglio locale per
fornire e mantenere edilizia residenziale pubblica a locatari, di
modo che nella sua attività correva un rischio di
affidabilità contrattuale.
L'Istituto doveva trovare locatari affidabili e responsabili per
gli alloggi allo scopo di assicurare proventi per la manutenzione e
lo sviluppo del suo progetto edilizio: in questo caso c'era un
rischio finanziario.
Nel mezzo della filiera distributiva esiste un rischio a causa
dell'esposizione nei confronti delle parti a ciascun capo,
all'inizio ed alla fine od all'ingresso ed in uscita.
2. Il rischio delle aspettative
Sembra esserci il convincimento che la digitalizzazione, la
tecnologia informatica, i megadati ovvero 4.0 trasformeranno il
settore e risolveranno tutti i suoi problemi.
Non lo faranno.
Più informazioni, anche se utili, non potranno ovviare ai
problemi che ne stanno alla base.
Come ha detto un caricatore di prodotti deperibili nel corso
della conferenza, "non datemi un'applicazione che mi dica solo
quanto cattivo è il mio servizio".
T.S. Eliot aveva detto giusto: "Dov'è la saggezza
che abbiamo perduto con la conoscenza?
Dov'è la conoscenza che abbiamo perduto con le
informazioni?".
Più informazioni non rappresentano un sostituto della
saggezza.
Pensiamo in modo più intelligente ed incrementiamo la
saggezza, non i dati.
Ho lavorato anche in un settore di servizi finanziari denominato
Fintech in cui i megadati venivano reclamizzati come un concetto
rivoluzionario nei servizi inerenti alle transazioni.
La tecnologia contabile distribuita, comunemente nota come
Blockchain, offre valuta digitale alle masse sprovviste di un
sistema bancario.
I "bitcoin" esistono da otto anni come criptovaluta
nel mondo resistente alla censura del sistema bancario parallelo od
ombra.
Ci sono ragioni per cui la tecnologia della Blockchain si è
bloccata: essa è buona solo quanto lo è il suo anello
più debole e questo ha a che fare con il controllo e la
mutualizzazione.
Non fidatevi del 4.0.
3. Il rischio dei danni
Che cosa vuol dire danno e chi paga se il carico va a male
durante il percorso, il vettore od il proprietario della merce
beneficiario?
C'è una crescente dipendenza da contratti sulla
responsabilità giuridica, ma la protezione degli interessi
non è necessariamente la via migliore per andare avanti.
Un recente caso in cui un importante venditore al dettaglio
aveva fatto causa al suo proprietario della merce beneficiario per
derrate andate a male aveva rivelato che la lite era stata dovuta ad
una modifica delle specifiche di imballaggio promossa dal
dettagliante e non dal proprietario della merce beneficiario.
Per il settore reefer una domanda fondamentale ad ogni fase è:
chi è il cliente?
Nel settore dei servizi finanziari del Regno Unito c'è
stata un'iniziativa da parte dei legislatori finalizzata a migliorar
il servizio alla clientela mediante il "Conosci il tuo
cliente"; esso è indotto più da una pressione
normativa destinata a prevenire il riciclaggio di denaro e le frodi
che da un autentico desiderio di comprendere la domanda di mercato.
Malgrado ciò, nell'ambito del mercato reefer è
importante conoscere il proprio cliente e che cosa ci si aspetta da
voi.
Comprendere il rischio della consegna di merci deperibili
rappresenta un importante aspetto di un mercato in cui un terzo dei
carichi va a male.
I vostri clienti come considerano questi scarti e che cosa siete
pronti a fare per loro al fine di alleviare un rischio che vi costi
in termini di perdita sia di ricavi sia di reputazione?
4. Il rischio di controllo
Il fallimento della Hanjin ha messo in evidenza una spiacevole
caratteristica del settore: segnatamente, l'incertezza su chi
esattamente sta trasportando il vostro carico.
Il vettore che avete incaricato è davvero l'unico che sta
movimentando il vostro carico oggi, oppure la consegna è
stata subappaltata altrove a costo minore per incrementare il
profitto?
Alla fine di settembre c'erano 25 linee di navigazione
containerizzate a rischio di carichi in ritardo in tutta la rete
della Hanjin e sino a 7.000 reefer bloccati sulle navi della Hanjin
che non potevano essere sbarcati per timore di essere posti sotto
sequestro dal ricevitore.
Nel mercato dei reefer è importante conoscere il proprio
cliente e rendersi conto di quali siano le loro priorità in
termini di prezzo, qualità e tempo.
Quale ex acquirente con una grande filiera di vendite al
dettaglio, conosco fin troppo bene le pressioni esercitate sui
fornitori da quelli che controllano l'accesso alla distribuzione di
massa.
Ogni acquirente domanda merci al prezzo minore, della più
alta qualità e nel tempo più rapido.
Tuttavia, tutti i fornitori sanno che questo non si può
ottenere, che si può negoziare un compromesso e che le
ricerca del costo più basso comporta il sacrificio della
qualità o della velocità.
5. Il rischio del valore
Gli interessi degli intermediari non sono sempre gli stessi di
quelli delle parti commerciali nell'ambito della filiera
distributiva: ad esempio i legislatori statali ed i funzionari
dell'Unione Europea i cui regolamenti possono essere più
d'intralcio che di aiuto.
L'aggiunta di costi per proteggere l'incolumità dei
portuali o la riduzione dei consumi energetici alla fine aggiunge
costi al consumatore finale.
Non tutti quelli che partecipano alla filiera della
distribuzione hanno lo stesso obiettivo o i medesimi valori quali
quelli riguardanti la spedizione di merci ad un costo ottimale.
I programmatori hanno bisogno di molti anni per approvare una
nuova infrastruttura portuale finalizzata a movimentare le navi
portacontainer più grandi; allo stesso modo, le
infrastrutture terrestri relative a strade e ferrovie possono
restare dietro alla capacità di trasporto marittimo a causa
del ritardo della politica.
Ci sono molti settori in cui il regolatore funge da freno
all'attività commerciale o imprenditoriale data l'attitudine
del regolatore a proteggere le risorse di forza-lavoro o l'ambiente
nei confronti dello sfruttamento commerciale.
Volendo puntare ad abbassare i costi questa è una realtà
che dev'essere affrontata dal momento che i regolatori hanno
invariabilmente il potere di sospendere la decisiva "licenza di
effettuare operazioni" e pertanto ci si deve adattare.
Per il mercato dei reefer questo significa osservare da vicino
le strutture portuali, ferroviarie e stradali e tutte gli elementi
non marittimi della filiera distributiva.
Questi sono per conto mio i 5 principali rischi, ma il messaggio
in primo luogo è relativo a come il rischio viene percepito:
idealmente come un'incertezza e non come una minaccia alla
continuità delle attività ed una potenziale
interruzione.
In quanto incertezza, i rischi devono essere considerati come
un'opportunità per l'innovazione, perché la necessità
è la madre dell'ingegno ed il mercato dei reefer a stento ha
bisogno di un po' di creatività alla luce dei cambiamenti
commerciali.
Per concludere, mi piacerebbe ricordare al mio pubblico la
differenza fra conoscenza e saggezza. Domanda: qual è la
differenza fra conoscenza e saggezza? Risposta: la conoscenza è
riconoscere che il pomodoro è un frutto, la saggezza è
lasciarlo fuori dalla macedonia!"
(da: theloadstar.co.uk/medium.com, 26 ottobre 2016)
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