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L'italiana Saipem, società di ingegneria specializzata
nella costruzione di grandi progetti nei settori dell'energia e
delle infrastrutture offshore e onshore che ha come azionisti di
riferimento CDP Equity ed Eni, ha sottoscritto un accordo di massima
per la fusione con la lussemburghese Subsea7, azienda quotata alla
Borsa di Oslo che è specializzata nella fornitura di progetti
e servizi offshore per il settore energetico e che ha come azionista
di riferimento la lussemburghese SIEM Industries che ne detiene il
23% circa del capitale.
La società creata mediante fusione per incorporazione
transfrontaliera di Subsea7 in Saipem, ai sensi della normativa UE -
hanno reso noto le due parti - assumendo che tutti gli azionisti di
Subsea7 partecipino alla fusione sarebbe una joint venture 50:50 e
verrebbe denominata Saipem7. La nuova società avrebbe un
portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, ricavi per
circa 20 miliardi di euro ed EBITDA di oltre due miliardi di euro.
La nuova società, che avrebbe sede legale a Milano e azioni
quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo, avrebbe
un'organizzazione globale con oltre 45.000 persone, fra cui più
di 9.000 ingegneri e project manager in oltre 60 Paesi e - hanno
evidenziato le due parti - potrebbe contare su una forte
complementarità in termini di presenza geografica, competenze
e capacità, flotte navali e tecnologie, al servizio di una
base di clienti globale. Saipem7 avrebbe un'ampia e diversificata
flotta di oltre 60 navi da costruzione da impiegare in una vasta
gamma di progetti, dalle operazioni in acque poco profonde a quelle
ultra-profonde, sfruttando un portafoglio completo di soluzioni
heavy lift, posa di tubazioni rigide con modalità J-lay,
S-lay e reel-lay, servizi di posa di tubi flessibili e ombelicali,
oltre a capacità all'avanguardia nell'installazione di
turbine eoliche, fondazioni e nella posa di cavi.
Siem Industries, CDP Equity ed Eni hanno sottoscritto un
memorandum of understanding separato in cui si sono impegnati a
sostenere la fusione e concordato i termini di un patto parasociale
che diverrebbe efficace dal completamento della stessa. In tale
ambito è previsto che il presidente del consiglio di
amministrazione della Saipem7 sia designato da Siem Industries,
mentre l'amministratore delegato sia designato da CDP Equity ed Eni.
In aggiunta, è attualmente previsto che Alessandro Puliti sia
nominato amministratore delegato della nuova società, mentre
è attualmente previsto che John Evans sia nominato
amministratore delegato della società che gestirà il
business Offshore della Saipem7. Tale business comprenderà
tutte le attività di Subsea7 e le attività Offshore
Engineering & Construction di Saipem. Lo statuto della nuova
società prevederà anche l'adozione del meccanismo del
voto maggiorato (due voti per azione).
L'accordo siglato da Saipem e Subsea7 prevede che gli azionisti
quest'ultima ricevano 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7
detenuta. Subsea7 distribuirà un dividendo straordinario di
450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento
dell'operazione previsto nella seconda metà del 2026. Siem
Industries risulterebbe titolare di circa l'11,9% del capitale
sociale della Saipem7, mentre Eni e CDP Equity ne deterrebbero,
rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%.
Saipem e Subsea7 prevedono sinergie annuali pari a circa 300
milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della
fusione, con costi one-off connessi all'ottenimento di tali sinergie
pari a circa 270 milioni di euro.