 Oggi la Commissione Europea ha adottato la sua comunicazione sul
Piano di Investimenti per i Trasporti Sostenibili (STIP) che
definisce una tabella di marcia per accelerare la transizione
energetica nei settori del trasporto aereo e del trasporto marittimo
e fluviale e che ha l'obiettivo di sbloccare rapidamente gli
investimenti e aumentare la produzione di carburanti rinnovabili e a
basse emissioni di carbonio necessari per decarbonizzare le due
modalità di trasporto.
Evidenziando che con lo STIP la Commissione segnala con forza
agli investitori che i suoi obiettivi sono fermi e che sosterrà
i settori durante tutta la transizione, l'organo esecutivo
dell'Unione ha specificato che, con le misure dell'UE previste da
questo piano, si stima verranno mobilitati almeno 2,9 miliardi di
euro entro la fine del 2027. In particolare, il piano prevede che,
al fine di rimuovere rapidamente i principali ostacoli agli
investimenti e colmare nel breve termine il divario di prezzo tra i
combustibili fossili tradizionali e quelli sostenibili, il programma
europeo InvestEU ideato per promuovere gli investimenti privati
mobiliti almeno due miliardi di euro entro il 2027 per la produzione
di carburanti alternativi sostenibili. Inoltre, la Commissione
proporrà la spesa di 300 milioni di euro entro la fine di
quest'anno attraverso la Banca Europea dell'idrogeno per sostenere
la produzione di idrogeno per i carburanti sostenibili per
l'aviazione (SAF) e per il trasporto marittimo (SMF) e sosterrà
con circa 133 milioni di euro i progetti di ricerca e innovazione
nell'ambito del programma europeo di ricerca e innovazione Orizzonte
Europa. Nell'ambito del programma di finanziamento europeo Fondo per
l'Innovazione, la Commissione Europea destinerà anche 153
milioni di euro per sostenere i progetti relativi al carburante
sintetico per il trasporto aereo e 293 milioni di euro per i
progetti relativi ai carburanti navali. Infine, entro la fine di
quest'anno sarà lanciato il progetto pilota “eSAF Early
Movers Coalition”, in collaborazione con gli Stati membri
coinvolti, con l'obiettivo di mobilitare almeno 500 milioni di euro
per progetti relativi al carburante sintetico per l'aviazione.
Annunciando queste misure, la Commissione Europea ha ricordato
che per raggiungere gli obiettivi in materia di carburanti
sostenibili per il trasporto aereo e quello marittimo stabiliti
rispettivamente con i regolamenti europei ReFuelEU Aviation e FuelEU
Maritime, entro il 2035 sarà necessario un consistente volume
di circa 20 milioni di tonnellate di carburanti alternativi
sostenibili, di cui 13,2 milioni di tonnellate di biocarburanti e
6,8 milioni di tonnellate di e-fuel, e che ciò richiede
ingenti investimenti da parte del mercato, con una stima di 100
miliardi di euro necessari entro il 2035 per stimolarne la
produzione.
«Il nostro Piano di Investimenti per i Trasporti
Sostenibili - ha sottolineato il commissario europeo per i Trasporti
sostenibili e il turismo, Apostolos Tzitzikostas - è un passo
decisivo verso un futuro sostenibile. Non si tratta solo di ridurre
le emissioni, ma di costruire un'Europa più forte,
competitiva e resiliente, leader nel trasporto sostenibile. Questo
ambizioso piano dimostra il fermo impegno della Commissione a
incrementare l'uso di carburanti rinnovabili e a basse emissioni di
carbonio nel trasporto aereo e per vie navigabili. Il successo
dipenderà da una stretta cooperazione tra Stati membri,
industria, finanziatori e società civile per trasformare
questa sfida in un'opportunità strategica per l'Europa».
Tra le prime reazioni alla presentazione odierna del piano
europeo STIP, quella di Airlines for Europe (A4E), l'associazione
delle compagnie aeree europee, secondo cui «la comunicazione
del Piano di Investimenti per il Trasporto Sostenibile invia un
messaggio chiaro: è necessario fare di più per
accelerare l'accesso a SAF a prezzi accessibili». Rilevando
che «il piano fornisce alcuni, ma non tutti, gli elementi di
cui il mercato ha bisogno», Airlines for Europe sottolinea
che, «tuttavia, le parole sulla carta devono essere
urgentemente supportate da una decisa azione politica per mantenere
le promesse. «I mandati, da soli - ha rilevato Ourania
Georgoutsakou, amministratore delegato di Airlines for Europe - non
creano un mercato SAF funzionante, ed è giunto il momento di
ammetterlo collettivamente e di agire per accelerare l'accesso a SAF
a prezzi accessibili. Lo STIP rappresenta un riconoscimento più
ampio di queste sfide. Ora dobbiamo trasformare le parole sulla
carta in azioni concrete da parte dei governi nazionali e della
Commissione dato che il nascente mercato europeo dei SAF non è
ancora decollato come previsto».
Secondo l'associazione, comunque, «il piano include una
serie di validi elementi politici per intensificare gli stimoli del
mercato, come la riduzione del divario di prezzo tra il carburante
per aviazione convenzionale e i SAF, l'estensione delle quote SAF e
l'introduzione di aste bilaterali. Anche la semplificazione degli
oneri amministrativi, la chiarificazione degli obblighi dei
fornitori di carburante e il riferimento al sistema Book and Claim -
osserva Airlines for Europe - sono state mosse strategiche
intelligenti. Tuttavia - puntualizza l'associazione - la forte
inclinazione verso l'e-SAF, mentre si accantonano i biocarburanti
avanzati e il bio-SAF, non coglie l'obiettivo in una fase critica
dello sviluppo del mercato dei SAF. In definitiva, ridurre i costi
dei SAF e dell'ETS è essenziale per garantire che il
trasporto aereo rimanga accessibile a tutti, rafforzando al contempo
la competitività delle compagnie aeree europee e dell'Europa
come destinazione e come hub».
Oggi, inoltre, la Commissione Europea ha presentato anche un
piano per accelerare lo sviluppo dell'alta velocità
ferroviaria in tutta l'UE che mira a realizzare una rete ferroviaria
ad alta velocità efficiente e più veloce entro il
2040, con azioni chiave strutturate attorno a quattro pilastri
principali, a partire da quello per accelerare gli investimenti e
armonizzare una rete ferroviaria europea ad alta velocità
realmente interoperabile attraverso l'eliminazione delle strozzature
transfrontaliere sulla base di scadenze vincolanti da stabilire
entro il 2027 e con l'individuazione di opzioni per velocità
più elevate, comprese quelle superiori a 250 km/h quando
economicamente sostenibili. A tale scopo - ha spiegato la
Commissione - nei prossimi mesi verrà elaborata una strategia
di finanziamento specifica dell'UE, supportata da un dialogo
strategico con gli Stati membri, l'industria e gli attori
finanziari, con l'obiettivo di coordinare meglio le fonti di
finanziamento e gli investimenti privati e di rafforzare
l'ecosistema finanziario dell'UE per i progetti ferroviari ad alta
velocità, garantendo il completamento della rete TEN-T entro
il 2040.
Il secondo pilastro consiste nella definizione di un quadro
normativo stimolante e competitivo per i servizi ferroviari, con
misure a sostegno dello sviluppo di un mercato di seconda mano per
il materiale rotabile, con la presentazione il prossimo anno di una
proposta per migliorare i sistemi di biglietteria e prenotazione
ferroviaria transfrontaliera, semplificando la pianificazione e
l'acquisto di viaggi transfrontalieri per i passeggeri, con un
migliore accesso alla tutela dei diritti dei passeggeri quando si
utilizzano più operatori, e con misure per eliminare le
barriere all'ingresso per i nuovi operatori dell'alta velocità.
Il piano propone quindi misure di sostegno al fine di realizzare
un settore ferroviario europeo forte, innovativo e armonizzato
attraverso la presentazione nel 2026 di un bando di ricerca
“Europe's Rail” per sostenere lo sviluppo di materiale
rotabile ad alta velocità di nuova generazione finanziando la
ricerca e l'innovazione per superare le barriere tecniche che
attualmente impediscono ai singoli treni ad alta velocità di
operare senza interruzioni in tutta Europa. Inoltre, il prossimo
anno le norme europee saranno riviste per semplificare la
certificazione dei macchinisti, rendendo più facile per loro
gestire servizi transfrontalieri.
L'ultimo pilastro prevede il rafforzamento della governance a
livello UE per coordinare e realizzare il piano. In particolare, per
coordinare meglio l'utilizzo della capacità
dell'infrastruttura ferroviaria, i gestori dell'infrastruttura
saranno autorizzati e legalmente tenuti a collaborare per fornire
una capacità transfrontaliera prevedibile e d'interesse per i
servizi a lunga percorrenza, in linea con la proposta di regolamento
sull'utilizzo della capacità dell'infrastruttura ferroviaria.
Inoltre, gli ostacoli all'istituzione di nuovi servizi tra le
principali città saranno discussi e affrontati in tavole
rotonde con le parti interessate e i progressi verso le soluzioni
individuate saranno supervisionati dai coordinatori europei TEN-T.
La Commissione istituirà poi un quadro di valutazione per
monitorare i progressi nell'ambito dell'alta velocità
ferroviaria e nel 2026 il mandato dell'Agenzia dell'Unione Europea
per le Ferrovie (ERA) sarà rivisto al fine di consentirle di
cancellare le norme nazionali ridondanti e di rilasciare
autorizzazioni e certificazioni in modo più efficiente,
supportando così l'implementazione dell'innovazione.
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